Mamma Sto Bene!
Bimbo di 7 anni spende 1500 euro per un gioco

Bimbo di 7 anni spende 1500 euro per un gioco sul cellulare e il padre è costretto a vendere l’auto

Questa è la storia di un bambino di 7 anni che per sbaglio si è messo a giocare a un gioco sul cellulare online. E sempre per sbaglio è arrivato a spendere la bellezza di 1500 e uro. Purtroppo, però, a causa di questo suo gesto (e per il fatto di aver perso tutti quei soldi) il papà è stato costretto a vedere la sua automobile per ripianare un po’ i debiti. Mai lasciare i bambini da soli di fronte a uno schermo.

Muhammad Ashaz è un uomo che vive a Colwyn Bay, nel Galles del Nord. A un certo punto si è accorto che Apple aveva iniziato a inondare le sue mail di pagamenti che andavano dai 2 ai 100 euro, per un totale di 1520 euro. Il figlio stava giocando da solo e nessuno lo ha controllato e lui per sbaglio si è messo a spendere decine di euro in giochi divertenti. Euro dopo euro è arrivato a superare 1.500 euro.

Muhammad Ashaz e il figlio

Il padre era perplesso. Il bambino non pensava di avere colpe, lui voleva solo giocare a “Dragons: Rise of Berk” e arrivare al livello successivo. E per farlo continuava a pagare. L’uomo credeva si trattasse di un errore. O peggio ancora, di una truffa. Ma Apple non aveva sbagliato: doveva pagare 1500 euro per un video gioco.

L’uomo per poter saldare i debiti è stato costretto a vendere la sua auto, una Toyota Aygo, così da coprire le spese sostenute involontariamente dal figlio. Nel frattempo, però Muhammad Ashaz ha anche accusato la Apple di aver derubato lui e suoi figlio: gli acquisti sono stati fatti tutti in un’ora, come è possibile che non siano previsti limiti di acquisto in questi casi? Si sa che sono i bambini a giocare, perché non tutelare la sicurezza dei più piccoli a cui, però, i genitori erroneamente lasciano il telefonino incustodito.

Muhammad Ashaz

Apple, di risposta, gli ha rimborsato 240 euro. Sicuramente la prossima volta controllerà meglio i suoi figli. Ma di sicuro ci vorrà un controllo anche da parte dei produttori come Apple.