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Come aiutare e ospitare bambini ucraini in Italia

Come aiutare e ospitare bambini ucraini in Italia

Tanti italiani in queste ore si stanno mobilitando per aiutare i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. In particolare in molti si chiedono come aiutare e ospitare bambini ucraini in Italia, arrivati con le loro mamme, nonne, zie o anche da soli. Sono numerosi infatti i minori già scappati e che si sono rifugiati in paesi stranieri. Per loro c’è bisogno di un’accoglienza speciale per cercare di superare i traumi vissuti.

Secondo le stime dell’Unicef, un milione di bambini avrebbe già lasciato l’Ucraina per scappare dalla guerra iniziata più di un mese fa dalla Russia di Vladimir Putin. È fondamentale dar loro una mano, ma affidandosi solo ai canali ufficiali. Perché spesso come accade in tragedie del genere c’è chi approfitta della situazione, cercando di lucrare sulla pelle dei più deboli.

guerra
Fonte foto da Pixabay

Tutta l’Europa e il mondo intero stanno cercando di dare una mano ai bambini che scappano dalla guerra, in quella che è considerata un’emergenza dell’infanzia mai vista prima. Anche perché spesso i bambini scappano da soli o affidati dai genitori ad amici, conoscenti o perfetti sconosciuti, pur di mettere in salvo i loro figli. C’è chi va via con la mamma o un parente prossimo e chi invece è costretto a vivere un trauma nel trauma. Mentre ancora 6,5 milioni di minori, secondo Save the Children, sarebbero bloccati nelle città ucraine bombardate, in attesa di potersi mettere in salvo. O che le bombe smettano finalmente di scoppiare.

Il Cai, la Commissione per le adozioni internazionali, sconsiglia di partire alla volta dell’Ucraina per adottare bambini, perché in un momento di guerra come quello che il paese sta attraversando tutto l’apparato pubblico e di burocrazia è bloccato. Eppure già molte famiglie hanno dato la propria disponibilità, facendo attenzione a rivolgersi solo a enti e associazioni che da tempo si occupano dei diritti dei bambini, come il Conadi, il Consiglio Nazionale dei Diritti Infanzia e Adolescenza.

Conadi che ha dovuto sottolineare che si tratta al momento solo ed esclusivamente di “accoglienza temporanea di bambini ucraini“, non di adozione e di affido internazionale. Anche perché nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di bambini che hanno delle famiglie e bisogna rispettare le normative vigenti, seguendo le indicazioni di ambasciata ucraina, prefetture, tribunali e procure dei minori.

Chi vuole dare una mano deve passare attraverso il Conadi per “inviare esclusivamente a mezzo email la disponibilità indicando: nome, cognome, residenza, numero di telefono, numero di bambini ospitabili (uno, due, o nucleo familiare), età del bambino ospitabile, presenza di altri minori o anziani o animali in casa, periodo di disponibilità all’accoglienza”. Solo dopo aver avuto tutte le richieste l’ente potrà mobilitarsi per aiutare i minori in arrivo in Italia.

aiutare i minori in arrivo in Italia
Fonte foto da Pixabay

Le associazioni a cui fare riferimento in questi casi sono Unicef, Save the Children, CivicoZeroAssociazione Cittadini del Mondo – Cagliari Odv Ets, M’aMa, Croce Rossa, ActionAid, comunità di Sant’Egidio, SOS Villaggio dei Bambini, Sole Terre, Terre des Hommes, Con i bambini, Aibi – Amici dei bambini, Cesvi, WeWorld, Fondazione Avsi, Caritas, Telefono Azzurro. E poi bisogna far riferimento a Comuni, Regioni, Prefettura, Stato per potersi mobilitare e dare una mano in modo sicuro.