Celeste B.L’incredibile impresa di un ragazzino di soli 11 anni che ha percorso quasi 2.800 chilometri a piedi per rivedere la sua amata nonna ha fatto il giro del web. Da tempo aveva maturato quest’idea e finalmente i suoi genitori avevano acconsentito. Ha impiegato 93 giorni per andare dalla Sicilia a Londra.
La storia di Romeo Cox ha appassionato tanti utenti del web che hanno seguito la vicenda e hanno fatto il tifo per lui. Oltre ad essere spinto da un motivo del tutto personale, il ragazzo ha voluto dimostrare anche che è possibile muoversi in maniera sostenibile e allo stesso tempo ha voluto raccogliere fondi per migranti e rifugiati.
Da Palermo a Londra in 93 giorni a piedi per vedere la nonna: la storia di Romeo Cox
Vive a Palermo, nel popolare quartiere di Ballarò, da un anno e mezzo insieme alla mamma Giovanna e al papà Phil. Con il dilagarsi della pandemia di Covid, Romeo Cox non ha avuto più la possibilità di rivedere sua nonna Rosemary che vive a Londra. La signora di 80 anni aveva avuto qualche problema di salute e il nipote desiderava intraprendere questa avventura per rivederla.
Dopo una serie di tentennamenti inziali, i genitori hanno acconsentito. Accompagnato da papà Phil, giornalista e documentarista inglese, Romeo si è messo in viaggio più emozionato che mai.
La sfida dell’undicenne ha appassionato tutti
Non è stato semplice affrontare un viaggio simile, ma quando è arrivato alla fine era più soddisfatto che mai. Per Romeo riabbracciare la sua amata nonna Rosemary dopo un’impresa simile è stato ancora più appagante. In molti hanno fatto il tifo per lui.
“Romeo deve sapere che è possibile anche compiere un’impresa del genere – aveva detto Phil Cox all’inizio del viaggio – e che sia possibile farla anche rispettando l’ambiente. Dopo un periodo in cui abbiamo vissuto la paura, mi sono sentito di dovergli dare coraggio, accompagnarlo in questo mondo. È stato difficile per tutti superare questo periodo, ma per i più piccoli lo è stato molto di più. Voglio insegnare a Romeo che è possibile ripartire nel modo giusto, nel modo migliore che conosciamo e che dai periodi bui, si può rinascere meglio e più forti“.
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