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Gazza ladra Paca

Gazza ladra Paca. Racconto per bambini che rubano o prendono cose dagli altri

Ci sono tantissime storie da raccontare ai bambini per poter imparare tante buone regole di comportamento che possono essere utili nella crescita. Molti genitori, infatti, hanno paura che i loro figli possano prendere giocattoli oppure oggetti di valore da altre persone per tenerli con loro. Ci sono racconti che possono portare i bambini a scoprire il valore dell’onestà. Come la storia della Gazza ladra Paca.

La lettura insieme ai più piccoli può dare una mano a far comprendere ai bambini quanto sia scortese e poco educato prendere cose che non appartengono senza restituirle. I bimbi possono riflettere con mamma e papà su quanto sia brutto privare una persona di qualcosa a cui magari tiene. Dobbiamo sempre metterci nei panni dell’altro, solo insegnando l’empatia potremo essere certi di crescere adulti che sapranno rispettare il prossimo.

Questa storia aiuta ponendo alcune questioni per aiutare anche i più piccoli a fare in modo di comprendere l’importanza dell’onestà e il valore del rispetto non solo delle altre persone o delle cose che appartengono ad altri.

Una gazza ladra sul ramo
Fonte Pixabay

La storia della Gazza ladra Paca

Paca era una gazza come tutte le altre. Adorava volare sopra al fiume e andare a curiosare sui balconi delle case che si affacciavano su questo specchio di acqua. Paca, però, aveva un segreto. Teneva un prezioso tesoro luccicante nascosto nel suo nido. Questo era un tesoro davvero molto speciale. La madre lo aveva portato nel becco quando non poteva e non sapeva volare. Gli anni erano passati, ma Paca ricordava giorno dopo giorno sua madre che tornava a casa da lei con quella pietra preziosa con dietro un bellissimo cielo azzurro scintillante.

Ogni volta che tornava al suo nido andava ad ammirare quel prezioso tesoro color blu, in cui si rifletteva ogni ramo e ogni foglia del suo albero. Paca era felice del suo tesoro. Con il passare del tempo, però, alla gazza non bastava più il suo tesoro. Voleva anche i tesori degli altri. Un giorno vide un piccolo corvo che giocava con un filo d’oro bloccandosi di fronte a quell’animale perché voleva quell’oggetto con tutte le sue forze. Il desiderio era più forte di lei.

La gazza era così invidiosa che ha aspettato tutto il pomeriggio sperando che il corvo avrebbe lasciato il filo dimenticato quando fosse tornato a casa. Ed è questo quello che è realmente accaduto. Mentre il sole tramontava, il corvo se ne andò volando via, lasciando la spiaggia dove stava giocando. Paca non ci pensò un attimo e rapidamente lo raccolse per portarlo al suo nido.

La gazza Paca inizia a rubare
Fonte Pixabay

La gazza Paca inizia a rubare quello che le piace

A volte la gazza si sedeva in silenzio sui rami di un albero nel parco aspettando che qualche uccello indaffarato lasciasse qualcosa nelle vicinanze. Ogni giorno raccoglieva gli oggetti dimenticati e quando gli uccelli tornavono a cercare le loro cose non ce n’era più traccia. Questo era solo l’inizio. Presto Paca aveva bisogno di più tesori, sempre insoddisfatta, portando via ogni ramoscello, filo o seme che i passerotti avevano raccolto.

La gazza Paca iniziò ad accumulare tesori nel suo nido. Ma da quel giorno non fu mai più felice. Un giorno delle sue passeggiate mattutine un passero si avvicinò al suo nido e gli rubò la pietra celeste. Quando la gazza al suo rientro non la trovò era disperata. Piangeva e piangeva: come poteva essere qualcuno così crudele da portargli via il suo oggetto preferito? Poi iniziò a guardarsi intorno, vedendo tutto quello che aveva portato via ad altri animali. Forse anche loro avevano pianto allo stesso modo.

Paca si sentiva malissimo. Non erano oggetti suoi e uno per uno li restituì ai legittimi proprietari, felici di ritornarne in possesso. Quando la gazza vide quei sorrisi, finalmente tornò a essere felice. Con occhi azzurri scintillanti proprio come la sua amata pietra.