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bimbo al lavandino

I figli dovrebbero aiutare in casa prima degli 8 anni: il consiglio degli esperti

I genitori tendono, in gran parte, a cercare di coccolare i propri figli quanto più possibile, al fine di far vivere loro una vita spensierata almeno per i primi anni d’infanzia. Spesso, però, si sottovalutano le potenzialità che ha il far collaborare i piccoli entro i loro 10 anni, in particolare prima degli 8.

I bambini e le faccende Mammastobene.com

Questa condizione di tempo nasce proprio dal voler prevenire un odio postumo nel collaborare in casa. Non è raro vedere adolescenti che non vogliono minimamente dare una mano ai propri genitori, magari rifacendo semplicemente il letto. Questo perché mai nessuno ha reso loro questa azione interessante. In questi ultimi anni, in ambito pedagogico, si è spesso parlato di quelli che sono i metodi secondo i quali la responsabilizzazione dei bambini inizia proprio nei primi anni di vita.

Ci sono studiosi, come Maria Montessori o Debora Gilboa (medico del Squirrel Hill Health Center in Pennsylvania), che parlano di come l’abituazione dei piccoli fin dall’infanzia con le faccende domestiche sia fondamentale per il proprio futuro. Ovviamente, non li si deve costringere a lavare i piatti o a ripiegare i panni, bensì li si deve incuriosire. Spesso, il bambino percepisce il lavaggio del bucato oppure il rimetter a posto gli oggetti come un ruolo esclusivo dell’adulto e questo, in fondo, lo incuriosisce.

Farlo collaborare e renderlo partecipe aiuterà il bambino a creare in se stesso un sentimento di responsabilizzazione che lo aiuterà sempre, anche in futuro. Gli esperti consigliano di introdurre il bambino in questo mondo fin da un anno e mezzo con dei piccoli lavoretti, come magari solo asciugare i piattini o passarli alla mamma mentre carica la lavastoviglie. Questo appagherà il loro sentimento di sentirsi dei bambini grandi, cosa che accomuna molti più bimbi di quanto si possa pensare.

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Quando il bambino arriva intorno ai 4 anni, si può cominciare ad affidare loro ruoli sempre più complessi, come per esempio la classificazione degli oggetti al fine di mettere le cose in ordine. Dai 6 agli 8 anni, il bambino dovrebbe essere in grado di svolgere compiti giornalieri più complessi, come lavare i piatti oppure occuparsi del proprio animale domestico. Man a mano che si procede con gli anni e si va incontro all’adolescenza, i compiti da dare loro devono essere sempre più complicati, fino ad arrivare a delle vere e proprie responsabilità.

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