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Il bambino vuole stare sempre in braccio, come fare? I consigli della psicologa

La nascita di un bambino comporta una nuova organizzazione familiare, sia da un punto di vista degli equilibri personali che lavorativi. Inevitabilmente un neonato necessita di cure costanti h24. Cosa fare però se il piccolo vuole stare perennemente in braccio? Non è di certo la prima volta che sentiamo dei neogenitori lamentarsi di ciò, ma i neonati esprimono in questo modo il loro bisogno di contatto. A spiegare perché i bambini si comportano così ci pensa una psicologa.

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Ecco perché il neonato vuole stare sempre in braccio – immagine a scopo illustrativo

Perché il bambino vuole stare sempre in braccio?

Secondo la psicologa dello sviluppo e dell’età evolutiva Alessandra Bortolotti, i bambini piccoli non vogliono stare sempre in braccio per capriccio, ma per bisogno fisiologico. Infatti quando nascono ancora non sono in grado di percepirsi come entità separata dalla mamma. Ragion per cui il loro bisogno fisico di stare sempre attaccato a lei principalmente.

Il contatto è per i neonati l’unico modo per accrescere la propria sicurezza e la propria percezione di non essere soli. Quindi non bisogna fare altro che assecondare questa loro necessità. I vecchi detti che consigliano di non tenere sempre in braccio i bambini altrimenti si viziano sono semplicemente falsi perché questi non sono vizi ma bisogni dei neonati.

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Il contatto fisico rientra nei bisogni fisici del bambino – immagine a scopo illustrativo

Quando i bambini capiscono di essere entità separate dalla mamma avviene il primo distacco

Finita l’esogestazione, ovvero il periodo in cui il bambino si percepisce staccato dalla propria mamma, dopo circa nove mesi di vita, ecco che avviene il primo vero distacco. E da qui possono generarsi dei comportamenti dettati dall‘ansia di separazione dalla mamma. Infatti proprio perché i piccoli realizzano di non essere più un tutt’uno con lei, devono imparare a gestire questa nuova forma relazionale.

L’unico modo per riuscire a superare questo periodo altamente impegnativo è quello di portare tanta pazienza e di assecondare con dolcezza il bambino. Solo così il figlio andrà oltre serenamente questa fase e realizzerà che la mamma sarà sempre pronta ad accoglierlo, anche se non si sta insieme h24.

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Il neonato ha un bisogno fisiologico di contatto – immagine a scopo illustrativo

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