Un uomo compra la culla di un neonato nato morto durante una vendita in giardino della sua famiglia. E poi trasforma quell’oggetto in una panchina commemorativa per permettere alla sua famiglia di ricordarlo per sempre. Valerie Watts provava un dolore profondo. Aveva perso suo figlio Noah quando mancava pochissimo tempo al giorno del parto. Il cordone ombelicale lo ha schiacciato: è morto soffocato nel grembo della sua mamma.
La donna ha dato alla luce il figlio morto. Era devastata, perché non lo avrebbe mai visto sorridere, piangere, crescere. Era in lutto e decise di vendere la culla che aveva comprato per il figlio, con una svendita in garage per disfarsi di tutti gli oggetti che le ricordavano ogni giorno il dolore provato. Gerlad Kumpula decise di fare un salto a dare un’occhiata. Era evidente che Valerie non voleva disfarsi della culla e lui era un abile falegname.
Sua moglie era lì a guardare la mia svendita in garage – alcuni dei vestiti per bambini – e mi ha chiesto quanti anni avesse mio figlio dal momento che non uso più la culla, e le ho detto che era morto a luglio.
Gerlad e la moglie tornando a casa con la culla appena acquistata decisero di fare delle modifiche, trasformando il lettino che doveva servire a Noah in una panchina per ricordarlo, una sedia sulla quale la mamma avrebbe potuto sedersi ogni giorno in casa per non sentirsi sola e ricordarsi che in paradiso il suo piccolo angelo vegliava su di lei.
Quando la mamma ha ricevuto la culla modificata si è messa a piangere. Il ricordo doloroso del figlio nato morto era ora una panchina sulla quale avrebbe potuto sedersi per essere confortata nei momenti più difficili.
È fantastico. Ci sono brave persone là fuori.
Questo il commento della donna, visibilmente emozionata per un gesto che non si aspettava di ricevere da due perfetti sconosciuti.
Davvero un bel gesto da parte sua.