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Quasi amici, la storia vera

La storia vera che ha ispirato la pellicola “Quasi amici”: l’importanza del rispetto e del sostegno

Moltissimi spettatori si sono appassionati alla vicenda narrata in questa pellicola, portandolo addirittura ad essere il terzo film più visto in Francia. Quello che tanti non sanno però è che si tratti di una storia vera, ispirata all’incontro del tutto casuale di due uomini in difficoltà.

L’adattamento cinematografico si basa sullo strambo rapporto che si viene a creare tra Driss e Philippe, il primo appena uscito di prigione, il secondo nobile costretto all’immobilità dopo un incidente in parapendio. Nel film, diretto da Olivier Nakache ed Éric Toledano, il giovane Driss, cresciuto in un quartiere periferico pregno di violenza e criminalità, viene catapultato nel mondo classicheggiante e raffinato di Philippe in qualità di suo assistente e badante.

Due personalità completamente distanti in rotta di collisione, che trovano la loro forza proprio nella loro differenza: il rapporto inizialmente conflittuale evolve in una solida amicizia basata sul rispetto reciproco e sul sostegno vicendevole, che ha come primo mobile la curiosità di scoprire stili di vita e storie tanto divergenti.

La storia vera a cui il film si ispira ha come protagonista proprio Philippe Pozzo di Borgo, la cui famiglia appartiene alla nobiltà da secoli. Grande amante degli sport, nel 1993 ha subito un grave incidente che lo ha reso tetraplegico. Una vita estremamente dinamica bloccata da una coincidenza infausta. A peggiorare le cose la dipartita della moglie, che dopo tre lunghi anni perde la battaglia contro il cancro.

Proprio in questo momento così difficile entra in gioco Abdel Sellou, giovane algerino da poco uscito di galera che cerca di reintrodursi nel mondo al di fuori di quelle mura. Abdel fa domanda come custode per un posto offerto da Philippe, che aveva intervistato già altri 90 candidati prima di lui. Perché ha scelto proprio lui?

Contrariamente a quanto ci si possa aspettare i due avevano in comune molto più di ciò che sembra: entrambi erano ormai fuori da una società in continua evoluzione nella quale non riuscivano a trovare posto. Eravamo due persone disperate in cerca di una via d’uscita: il ricco tetraplegico e un giovane uscito di prigione da poco, che voleva distruggere tutto, ha dichiarato Philippe.

La forza della loro amicizia è stata la totale mancanza di omertà: Abdel non ha mai provato compassione per la condizione di Philippe e Philippe non è mai stato pietoso per la vita difficile di Abdel. Questo ha permesso loro di avere un rapporto sincero ed onesto, irriverente ed basato sull’umorismo.

Nonostante Abdel non lavori più per Philippe e quest’ultimo abbia iniziato una nuova vita, continuano ad incontrarsi periodicamente in nome dell’amicizia che li ha aiutati in momenti tanto crititci.