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malattie esantematiche nei bambini

Le malattie esantematiche

Cara mamma, conosci le malattie esantematiche e le caratteristiche che le differenziano? Sai distinguere la rosolia dal morbillo? Bolle, prurito, febbre… hanno quasi tutte gli stessi sintomi, allora ecco i suggerimenti per capire se ti tratta di una malattia piuttosto che un’altra.

Le malattie esantematiche, tipiche del periodo infantile

Perché le malattie esantematiche si prendono quasi sempre in età pediatrica? La risposta è semplice: le malattie esantematiche sono malattie infettive, e colpiscono principalmente i bambini, perché questi non hanno ancora sviluppato un sistema immunitario efficace.                                                                                                                       Caratteristica delle malattie esantematiche, è la comparsa di eruzioni cutanee, vesciche, bolle, solitamente fastidiose e pruriginose, in buona parte del corpo, e talvolta anche dentro la bocca e nei genitali. Possono essere accompagnate da tosse, febbre e mal di gola. Alcune, se prese in età adulta (ad esempio la rosolia) possono essere molto pericolose.                                                                                                                                                                                               La vita in comunità, tra asili nido, scuole materne, scuole e ancora nei parchi all’aria aperta durante il periodo primaverile, favorisce la diffusione delle malattie esantematiche tra i più piccoli, a partire dal primo anno di vita fino all’adolescenza. Questo tuttavia non deve preoccupare i genitori, neanche quelli più apprensivi, perché le malattie esantematiche o malattie dell’infanzia, spesso vengono superate con un po’ di fastidio dato dal prurito degli esantemi, e con lievi sintomi simili a quelli influenzali, e soltanto molto raramente, degenerano in situazioni più complesse che richiedono l’intervento medico o la somministrazione di terapie. Anzi, è da sapere che è molto meglio se queste vengono contratte durante l’infanzia piuttosto che in età adulta, perché talvolta, potrebbero essere causa di problematiche più gravi e lasciare strascichi a lungo termine.

Quando sono pericolose le malattie esantematiche?

Le malattie esantematiche, tipiche ma non esclusive dell’età pediatrica, raramente possono rivelarsi pericolose. Questo accade quando il normale decorso della malattia si trasforma e insorgono delle complicazioni. Nelle righe seguenti riportiamo le complicazioni più gravi causate raramente da tre malattie esantematiche ben conosciute, rosolia, morbillo e scarlattina.                                                                                                                                           Può accadere con il morbillo, ad esempio, di incorrere in gravi forme di otite, convulsioni e perfino encefalite, causata peraltro anche dalla rosolia. La scarlattina in rari casi, può causare meningite, danno epatico, danno renale e febbre reumatica.                                                                                                                                                                                        La rosolia, se contratta durante i nove mesi di gestazione, può essere causa di aborto, morte intrauterina, o gravi malformazioni fetali, per questo motivo, alle donne in età fertile, viene consigliato di sottoporsi al vaccino qualora fossero risultate negative al rubeo-test. Anche la varicella, se l contagio avviene durante il primo trimestre di gravidanza, può avere conseguenze pesanti sul feto.

Varicella, la malattia senza segreti

Tra le malattie esantematiche legate all’infanzia, la varicella è senz’altro la più facile da riconoscere e che raramente lascia spazio a dubbi. Quando un bambino prende questa malattia, il suo corpo, si ricopre di macchioline rosse lievemente rialzate, che si trasformano brevemente in vesciche gonfie di liquido. Possono comparire all’interno della bocca, nelle mucose, nel cuoio cappelluto e nei genitali. Queste, dopo qualche giorno si seccano e cadono spontaneamente, ed è importante ricordare di non toglierle e non grattarle, perché lascerebbero la tipica cicatrice caratteristica della varicella.                                                                                                                                                   L’incubazione, dal momento del contagio, dura solitamente dai 14 ai 21 giorni, e prima che si manifestino le eruzioni cutanee, può presentarsi un malessere generale con qualche linea di febbre. Solo raramente, la malattia può degenerare in polmonite e necessitare la cura con terapie antibiotiche. Solitamente il virus rimane latente e può riattivarsi in qualsiasi momento della vita, anche in età adulta e con manifestazioni differenti, ad esempio con herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio).                                                                                                                                                              Tranne i casi in cui insorgono delle complicazioni, non è necessaria nessuna terapia, ma è utile assumere antistaminici che calmano il prurito e utilizzare saponi neutri per il bagno, capaci di lenire il fastidio della pelle.

Scarlattina, non è virale

La scarlattina è l’unica tra le malattie esantematiche, a non avere un origine virale. Infatti è causata da un batterio, lo Streptococco Beta-emolitico di gruppo A e necessita quindi di una vera e propria cura nel caso in cui si dovesse presentare.                                                                                                                                                                                    L’incubazione della scarlattina è molto breve e solitamente i primi sintomi compaiono dopo 3/5 giorni dal contagio, con febbre alta, mal di gola, mal di testa, vomito, seguiti dalle prime manifestazioni delle eruzioni. Queste, simili ad un’ orticaria, si svilupperanno inizialmente sotto le ascelle, nel collo e nell’inguine, per poi manifestarsi nel resto del corpo. Durante la malattia, il bambino, deve riposare e mantenere una buona idratazione, per evitare che possano insorgere complicazioni legate alla malattia, e ovviamente, seguire attentamente le prescrizioni del medico.

Mani-piedi-bocca, la nuova malattia dei nostri bimbi

Questa particolare malattia esantematica, di recente scoperta, è causata da virus appartenenti alla famiglia degli Enterovirus. L’incubazione dura circa 5/7 giorni, i primi sintomi in genere sono febbre alta, malessere generale e perdita dell’appetito,  per poi sfocciare con le tipiche macchie rosse su mani, piedi e glutei, e con vesciche dolorose (tipo afte) all’interno della bocca. Le vesciche sono spesso molto dolorose e rendono difficoltoso il momento della pappa, per questo è molto importante cercare di mantenere il bambino ben idratato e fargli bere, per quanto possibile, tanta acqua ma non solo, anche spremute, succhi di frutta e the deteinato.                                                            La malattia di solito ha un decorso spontaneo e si risolve dopo circa 7 giorni dalla comparsa dell’eruzione, ma nel caso in cui il bambino sia debilitato o eccessivamente provato, è il caso di rivolgersi al più presto al proprio pediatra di fiducia.

Rosolia, occhio nei nove mesi

La rosolia, appartenente al genere dei Rubivirus, è a volte del tutto asintomatica. L’incubazione può durare dai 12 ai 23 giorni e esordisce con ingrossamento dei linfonodi, febbre, mal di gola e dolori articolari. Inizialmente le eruzioni compaiono sul viso e sul collo, con macchioline rosee leggermente sollevate, che si estendono poi nel resto del corpo e scompaiono dopo qualche giorno. La malattia è pericolosa se presa durante la gravidanza, per questo motivo è utile sottoporsi al test ed eventualmente alla vaccinazione, soprattutto se abbiamo altri figli piccoli che potrebbero essere veicolo di trasmissione.

Quinta malattia o megaloeritema

La quinta malattia, causata dal Parvovirus B19, si manifesta con i sintomi classici dell’influenza, febbricola, mal di testa, dolori articolari, e l’incubazione può durare da 7 a 21 giorni, finché non compare la caratteristica eruzione rosso acceso, soprattutto nelle guance, per poi estendersi al tronco e agli arti superiori e inferiori.                                     Ad attribuirle il nome, l’ordine cronologico con cui è stata scoperta rispetto alle altre note malattie esantematiche. Il decorso è piuttosto lieve e si risolve senza complicazioni.

Sesta malattia

Si manifesta spesso con febbre alta e mancanza di appetito e colpisce soprattutto i piccoli fino ai due anni di età.  Ha un incubazione di circa 7/9 giorni ed esordisce con i classici sintomi e solo successivamente con l’eruzione , macchioline rosa pallido tipo rosolia, prima su collo e tronco, e successivamente nel resto del corpo. Non c’è una cura specifica per la sesta malattia, e il decorso generalmente è benigno, ma se la temperatura dovesse alzarsi oltre i 38° è bene valutare se intervenire con un antipiretico, o quanto consigliato dal proprio medico, e mantenere sempre il bimbo ben idratato.

Sindrome di Gianotti -Crosti

Conosciuta anche come acrodermatite papulosa infantile, la cui causa scatenante è legata al virus di Epstein-Barr (virus della mononucleosi), questa malattia è caratterizzata dalla presenza di papule rosee, su natiche, braccia, gambe e volto ma esclude l’interessamento delle mucose ed è la risposta immune alla presenza di una differente infezione virale o a seguito di una vaccinazione.                                                                                                                                 Talvolta prima dell’improvvisa eruzione cutanea, si presentano faringite, diarrea e infezioni delle vie respiratorie.