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Le negano il prolungamento della maternità: poliziotta costretta a portare il neonato a lavoro

Mettere al mondo un figlio comporta tutta una serie di cambiamenti della propria vita che devono sempre tenere in considerazione i bisogni del neonato. Prima le continue sveglie notturne per le poppate, poi le costanti attenzioni che un figlio richiede.. oltre a un amore infinito sicuramente ci sono anche tanti sacrifici da prendere in considerazione.

foto NDTV

E se si tratta di due genitori che lavorano bisogna sapersi organizzare per trovare sempre qualcuno a cui lasciare il bambino. Ma non per tutti è così. C’è chi non ha nessun aiuto e deve barcamenarsi tra il costante senso di impotenza su come fare col bambino. E’ il caso della poliziotta Sachita Rani Roy, un agente di Assam, in India.

La donna ha partorito il figlio da 7 mesi. I primi tempi aveva la maternità obbligatoria e tutto è andato bene. Poi però la donna ha fatto richiesta per il prolungamento della maternità perché non sapeva a chi lasciare il figlio.

foto NDTV

La sua richiesta non è stata accettata e Sachita pur di continuare a lavorare si ritrova nella situazione di dover portare il bambino con sé. Per farlo agevolemente usa un marsupio, ma ci certo non è semplice coordinare la gestione di un figlio neonato e del lavoro.

Per fortuna i colleghi di Sachita sono tutti carini con lei e la aiutano nei momenti di difficoltà. La storia è stata resa nota dal tv indiana, NDTV. “ Non ho nessuno a casa che si prenda cura della mia bambina, quindi devo portarla con me. A volte diventa imbarazzante, ma non ho scelta “, ha dichiarato l’ufficiale di polizia di 27 anni.