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Ovulazione: cos’è e quali sono i suoi sintomi?

Di che cosa si tratta quando parliamo di ovulazione?

Letteralmente, l’ovulazione è il nome che diamo al processo che avviene una sola volta per ogni ciclo mestruale e che coincide con il rilascio da parte delle ovaie della cellula-uovo iniziando il suo cammino lungo le tube di Falloppio e che, se incontra degli spermatozoi, può essere fecondata e dar così inizio ad una gravidanza.

Nel presente articolo vedremo nel dettaglio cos’è l’ovulazione e quali sono i suoi sintomi.

Come funziona l’ovulazione?

L’ovulazione è preceduta da una catena di eventi ormonali che vanno a costituire quella che è la fase preovulatoria del ciclo, che si riflette in sintomi facilmente distinguibili che quasi ogni donna sperimenta durante il corso della propria vita. I sintomi in questioni sono:

  • Segno del linfonodo a livello inguinale. Può capitare che nella zona dell’inguine un linfonodo si ingrossi, generalmente in corrispondenza della stessa parte in cui una delle due ovaie sta ovulando, ma non è un segno comune in ogni donna.
  • tensione addominale
  • dolore non particolarmente pronunciato in corrispondenza dell’ovaio che sta ovulando
  • cambiamenti del muco cervicale (solitamente durante i giorni dell’ovulazione il muco cervicale è molto fluido e denso ed assomiglia all’albume dell’uovo in quanto a colore e consistenza)

Quali sono gli ormoni che operano nell’ovulazione?

L’equilibrio degli ormoni che scatenano questo evento può risultare un po’ complicato. L’ovulazione in questo senso è regolata dal cervello e dunque a livello cerebrale dall’asse ipotalamo-ipofisario. Dal cervello partono dunque gli ormoni FSH e LH che agiscono successivamente a livello delle ovaie.

Le ovaie, intanto, producono a loro volta ormoni che regolano la produzione degli ormoni dell’ipofisi anteriore oltre che alla produzione di muco e la maturazione e sviluppo dell’endometrio. A questo punto, gli estrogeni stimolano le cellule endometriali perché si riproducano fino al ripristino della struttura che si era precedentemente sfaldata grazie all’arrivo delle mestruazioni. Il progesterone successivamente renderà l’utero un posto ideale per una gravidanza.

Passiamo poi al collo dell’utero. Lì gli estrogeni aumentano e determinano così la profusione di muco particolarmente fluido generato dalle cripte della cervice. Questo muco ha una funzione particolare in quanto permette il passaggio degli spermatozoi più facilmente così che possano raggiungere più efficacemente l’ovulo da fecondare. Sono questi i giorni che precedono l’ovulazione e in cui il livello di estrogeni è alto, a rappresentare così i giorni più fertili del ciclo, ideali per chi è in cerca di una gravidanza.

Sono circa dieci i follicoli che maturano ogni mese, e al loro interno le cellule follicolari maturano e producono estrogeni. Per questo motivo nel circolo sanguigno della donna aumenterà progressivamente il livello di estrogeni. Un aumento degli estrogeni nel sangue fa sì che l’ipofisi riduca la produzione di FSH.

Riducendo l’FSH circolante, si seleziona il follicolo dominante che libererà la cellula uovo e che si ingrandirà ulteriormente per questo scopo e continuerà a produrre più estrogeni. Gli altri follicoli “inutilizzati! che avevano iniziato la maturazione invece degenereranno. A questo punto ci dovremmo trovare intonrno al 6° giorno del ciclo mestruale (in un ciclo canonico di 28 giorni).

E’ in questo modo, riducendo l’FSH circolante,  che si va a selezionare il follicolo dominante  (quello che poi libererà la cellula uovo) che si ingrandirà ulteriormente  e produrrà più estrogeni. Tutti gli altri follicoli che avevano iniziato la maturazione degenerano.Siamo più o meno al 5°-6° giorno del ciclo mestruale (in cicli di 28 giorni). A questo punto il follicolo dominante continua a crescere e produrre estrogeni. Intorno a metà ciclo (diciamo dal 12° al 14° giorno del ciclo mestruale) il livello degli estrogeni è molto alto. L’ipofisi capta questo aumento degli estrogeni ed inizia ad inviare un nuovo messaggero nel sangue: l’ormone LH, che è poi l’ormone che viene rilevato negli stick di ovulazione per riuscire a capire quali sono i giorni più fertili.

L’ormone LH è l’ormone che determina la rottura del follicolo dando inizio alla fase luteinica e la liberazione della cellula uovo, tenendola pronta perché sia fecondata. Questo è il momento in cui inizia il processo di ovulazione.

A questo punto, la cellula uovo è fecondabile in realtà al massimo per sole 24 ore, perché poi inizierà a degenerare. L’ormone LH dunque agisce sul follicolo scoppiato per trasformarlo nel cosiddetto corpo luteo. Il corpo luteo produce a sua volta estrogeni e progesterone che preparano l’utero alla gravidanza.

In questi giorni, il progesterone è il responsabile dell’aumento della temperatura basale che viene registrata il giorno dopo l’ovulazione.

Tuttavia, sebbene nei cicli regolari sia relativamente facile capire quali siano i giorni fertili sono diversi i metodi per riuscire a capire quali sono i giorni più fertili per concepire e dare così inizio ad una gravidanza.

Si possono avere più ovulazioni durante lo stesso ciclo mestruale?

Spesso si chiede se si può ovulare più volte a distanza di giorni nello stesso ciclo mestruale, dove per ciclo mestruale intendiamo i giorni che intercorrono tra una mestruazione e l’altra.

La risposta è no, non può avvenire una doppia ovulazione ma si possono produrre più cellule-uovo nel momento dell’unica ovulazione del ciclo mestruale che danno vita a gravidanze gemellari con gemelli eterozigoti (ossiai gemelli non identici), però ciò accade prettamente durante lo stesso processo di ovulazione, e ciò non accade mai a distanza di giorni l’uno dall’altro.

Se vengono notate mucose in momenti diversi della giornata, queste perdite di muco potrebbero non essere associate all’ovulazione ma ad infezioni (come la candida, il trichomonas vaginalis ed affini) o momenti diversi del ciclo (infatti spesso e volentieri capita che prima della mestruazione ci siano perdite più dense ed appiccicose di colore biancastro) o ancora potrebbero essere tentativi di ovulazioni non andati a buon fine (infatti non è detto che si ovuli ogni mese! Grazie a stress, influenza o l’assunzione di fermaci infatti il processo ovulatorio potrebbe essere interrotto o non avvenire per nulla).

Occhio ai rapporti intimi

Dopo un rapporto sessuale gli spermatozoi possono sopravvivere all’interno dell’utero per periodo di tempo compreso tra 3 e 5 giorni.

Nel periodo post-ovulatorio ed una settimana precedente all’ovulazione gli spermatozoi non posso penetrare nel collo dell’utero a causa di un tappo mucoso che non ne consente il passaggio e gli spermatozoi derivati da rapporti avuti in precedenza muoiono a causa dell’ambiente vaginale sfavorevole alla loro sopravvivenza.

Invece quando ci si avvicina all’ovulazione il tappo mucoso si scioglie grazie agli estrogeni ed il collo dell’utero diventa pervio. In queste condizioni gli spermatozoi riescono così a soffermarsi a livello delle cripte cervicali per arrivare a ritmo lento nell’utero e nelle tube. In questo ambiente allora il concepimento potrebbe essere possibile anche con rapporti avvenuti, ad esempio, cinque giorni prima dell’avvenuta ovulazione.

Quando si è più fertili?

Dunque come avrete intuito ci sono giorni del ciclo in cui i è più fertili e dove la probabilità di rimanere incinta è altissima. Se si hanno quindi rapporti sessuali non protetti, il giorno dell’ovulazione e quello precedente sono i giorni in cui la fertilità è ai massimi livelli. Certo, anche i giorni precedenti possono essere fertili, per un totale di sei giorni al mese.

Che differenza c’è tra ovulazione e giorni fertili?

Come abbiamo detto in precedenza, un ovulo non può sopravvivere per più di ventiquattro ore ma gli spermatozoi invece possono sopravvivere in un ambiente vaginale favorevole fino a cinque giorni.

Quindi una coppia può anche arrivare a concepire in seguito a rapporti sessuali avvenuti addirittura quattro o cinque giorni prima che l’ovulo venisse rilasciato e che quindi fosse iniziato il suo “ciclo di vita” di 24h.

Tenendo conto quindi della sopravvivenza degli spermatozoi all’interno dell’ambiente vaginale e la possibilità di sopravvivenza dell’ovulo, i giorni fertili sono tutti i giorni del ciclo mestruale in cui si ha la possibilità di rimanere incinta con rapporti sessuali senza i principali mezzi di contraccezione.

Tramite l’individuazione dei giorni fertili si può offrire alle coppie una maggiore flessibilità nella pianificazione dei rapporti sessuali in base a quelle che sono le loro abitudini, i loro stili di vita e le ulteriori opportunità di concepimento, riducendo un po’ di quella che è la pressione che può sperimentare una coppia nel momento in cui si è in cerca di un bambino.