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Papà si riprende dall'ictus per accompagnare la figlia all'altare

Papà si riprende dall’ictus per accompagnare la figlia all’altare

Quando un genitore si mette in testa di far felice i propri figli, non c’è nulla che possa tenerli distanti da questo intento. Come dimostra la storia del papà che si riprende dall’ictus prima del previsto per accompagnare la figlia all’altare. I medici non gli avevano dato speranze in tal senso, visto che l’evento aveva avuto luogo da poco tempo. Ma lui ce l’ha fatta.

Papà si riprende dall'ictus per accompagnare la figlia all'altare

Riccardo Costilla ha avuto un ictus che ha messo a dura prova la sua resistenza. La malattia lo ha colpito proprio a pochi giorni dal matrimonio di sua figlia Talia. Lui aveva promesso di accompagnarla lungo la navata nel giorno del suo matrimonio, ma per i medici sembrava un’impresa impossibile viste le sue condizioni di salute.

Per far felice la figlia e onorare la promessa fatta, Riccardo Costilla si è sottoposto a quattro ore di dialisi e ha viaggiato in auto per due ore e mezza, per arrivare sul luogo della cerimonia mezz’ora prima l’arrivo della sposa. Non ha detto a nessuno della famiglia di quella sorpresa per il grande giorno di Talia.

grande giorno di Talia

Il piano era che mio fratello minore Sergio mi accompagnasse a metà corridoio da mio fratello maggiore Ricardo; poi mi avrebbero portato da mia madre, che infine mi avrebbe accompagnato da Rachel.

Questo il piano in assenza del papà, ma la sposa si è accorta che qualcosa era cambiato:

Ma quando mia madre non stava andando in corridoio, stavo andando fuori di testa – e poi ho visto il cappello da cowboy di mio padre e sono rimasta senza fiato. Non è stato in grado di camminare a lungo dopo l’intervento, ma i passi che mi ha fatto lungo il corridoio hanno significato molto per me.

Riccardo Costilla

L’uomo vive a Valders, in Wisconsin, negli USA. Dal 2020 ha subito diversi ictus e interventi chirurgici. Entrava e usciva dagli ospedali. I suoi reni erano compromessi ed era sotto dialisi. Avrebbe anche dovuto sottoporsi a un intervento, ma questo avrebbe significato non accompagnare la figlia all’altare. Così si è fatto forza e ha rimandato, per essere lì come promesso.

Ho pianto perché ero così fiduciosa per tutto il tempo che non mi avrebbe lasciato. Ho ricevuto così tanti messaggi da persone che non hanno più il loro papà nella loro vita, che parlano di quanto siano felici che sia lì per me – piango con tutti loro.