Mamma Sto Bene!
bambino felice

Un bambino felice dovrebbe essere chiassoso, allegro, ribelle e irrequieto

Molto spesso ci lamentiamo quando i nostri figli fanno confusione, giocano, mettono tutto in disordine, non ci ascoltano, non stanno mai fermi. Dovremmo più spesso rimanere lì, invece, a guardarli, perché quello, a quanto pare, è il ritratto del bambino felice. I bambini felici dovrebbero essere chiassosi, allegri, ribelli, irrequieti… Insomma, dovrebbero essere lasciati liberi di vivere come bambini.

bambino felice
Fonte foto da Pixabay

L’infanzia è un momento molto delicato della vita di ogni famiglia. Crescere i propri figli non è assolutamente una cosa semplice, anche perché spesso ci dimentichiamo di cosa abbiamo combinato quando eravamo noi a essere bambini.

Sempre più spesso ristoranti, alberghi, voli aerei e altri luoghi pubblici vietano l’ingresso ai bambini. Forse perché non siamo più abituati ad avere intorno piccoli esserini che vivono la loro infanzia come dovrebbero: facendo semplicemente i bambini. Da quando siamo diventati così intolleranti verso i più piccoli?

bimba gioca con le bolle
Fonte foto da Pixabay

A volte basterebbe avere un po’ di pazienza nei confronti dei bambini e dei genitori, che non sempre riescono a trattenere in pubblico l’esuberanza dei loro figli. A volte non ce ne sarebbe nemmeno bisogno, basterebbe giusto avere un po’ più di empatia nei confronti degli altri.

Certo, non dobbiamo assolutamente sconfinare nella sfera della maleducazione. Ogni genitore ha il compito di educare i propri figli a comportarsi in maniera consona in ogni situazione in cui dovessero trovarsi. Ma questo non vuol dire soffocare la loro voglia di crescere e di esplorare il mondo, con modi che spesso gli adulti non riescono a comprendere e per questo tentano di soffocare.

Fonte foto da Pixabay

Ognuno di noi dovrebbe cercare, invece, di comprendere bisogni ed esigenze dei bambini, anche quando non sono i nostri. Tendere una mano, aiutare, cercare di capire e di comprendere, sempre ricordandoci che l’educazione è fondamentale, da grandi come da piccoli. Ma mettendosi anche nei panni di chi non ha ancora gli strumenti per capire il mondo dei grandi. E per questo si comporta nell’unico modo che conosce: fare il bambino.