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Uomo discriminato per il suo aspetto non trova lavoro

Uomo discriminato per il suo aspetto non trova lavoro, la sua accusa

Jay Short è un uomo di 39 anni che accusa il mondo del lavoro di discriminazione. L’uomo si sente discriminato per il suo aspetto fisico ed è convinto di non riuscire a trovare lavoro proprio per questo motivo. La sua accusa è forte e chiara ed è maturata dopo diversi colloqui ai quali ha partecipato nella speranza di trovare un’occupazione.

Jay Short sta cercando lavoro. Gli è capitato spesso di inviare curriculum ad aziende che pubblicano offerte di posti liberi e di ricevere complimenti. Ma poi quando lo vedono dal vivo o in videochiamata chissà perché non lo scelgono mai. E lui accusa alcune aziende di escluderlo proprio perché il suo aspetto non è quello che i recruiter si aspettano di trovare.

Lui da tempo sta cercando lavoro. Vive nel Galles, ha 39 anni, ma proprio non riesce a capire come mai nessuno lo assuma. Anzi, recentemente ha forse scoperto la motivazione e ha deciso di denunciare le discriminazioni subite durante ogni colloquio di lavoro che ha affrontato di persona o a distanza per un problema che ha al viso e che non lo rende “esteticamente omologato”, come gli addetti alle risorse umane si aspetterebbero.

Jay Short

Jay ha raccontato di essere stato mandato via da diversi colloqui. Prima tutti nutrono entusiasmo per le sue esperienze e la sua formazione. Poi, quando lo vedono, finisce tutto all’improvviso. E lui è ancora disoccupato.

Mi sono preparato, sono entrato nella chiamata e, letteralmente, mentre accendevo il suono, hanno disconnesso la chiamata.

Jay

Questa non è la prima volta che viene discriminato per il suo aspetto.

L’estate scorsa sono andato a un colloquio in cui mi hanno detto: ‘Adoriamo il tuo CV’ e mi hanno chiesto di entrare (…) Si sono avvicinati e mi hanno detto: ‘Abbiamo appena dato il lavoro a qualcun altro’.

Questi continui rifiuti per il suo aspetto fisico hanno provocato problemi di fiducia e di autostima non indifferenti

Mi sono sentito depresso, ma il mio fisico non ha mai intaccato la mia capacità di lavorare da nessuna parte. Mi sono fatto strada dal basso.

C’è stato anche un periodo nel quale non è più uscito di casa perché non aveva fiducia in se stesso. Per fortuna ha qualcuno accanto che lo aiuta, ma lui ha sempre lavorato e vuole continuare a farlo, scardinando pregiudizi duri a morire.

Volevo parlarne perché non verrò trattato così. Un’altra persona potrebbe vederlo e rendersi conto che è la stessa cosa che è successa a loro.