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videogiochi guerra

I videogiochi di guerra sono un cattivo insegnamento?

Anche tuo figlio ama quei videogiochi di guerra e temi che le tematiche violente possano far male al bambino?

Nel 1975 vide la luce il primo videogioco e da allora questi dispositivi di gioco sono diventati sempre più comuni nelle case, soprattutto quando ci sono bambini. I videogiochi si sono evoluti insieme al progresso tecnologico differenziandosi molto dalle loro prime versioni. Non cambia soltanto il loro aspetto tecnico ma anche quello dell’esperienza di gioco: se infatti inizialmente i ragazzi si trovavano nelle sale giochi, che diventavano così anche un luogo di ritrovo, con internet il gioco è diventato più cooperativo ma isolato. I bambini oggi possono essere in contatto con milioni di altri giocatori in ogni angolo del mondo ma ognuno è da solo nella propria casa.

I videogiochi di guerra fanno male?

Attualmente un terzo della popolazione mondiale gioca con i videogiochi. Questa grandissima diffusione ha inevitabilmente degli effetti sui giocatori. Certi studi sottolineano una valenza positiva di questi strumenti, ma ci si chiede anche quali siano le evidenze negative. Quante volte tu stessa hai detto a tuo figli di smettere che “i videogiochi fanno male”. Si tratta di preoccupazioni avuto dal fatto che molti di questi videogiochi presentano sono violenti e si pensa che causino anche un aumento dell’aggressività di chi ne usufruisce.

Molte mamme e papà credono che i videogame violenti siano un vero e proprio booster dell’aggressività dei loro figli. Tuttavia questo è risulta essere vero nel caso del gioco online.

L’esposizione a videogiochi violenti può anche essere collegata all’indice di aggressività, ma questo vuol dire che ci saranno anche dei comportamenti violenti.

Non c’è quindi correlazione tra videogiochi violenti e le azioni violente che le persone compiono nel mondo reale secondo i ricercatori dell’Università di York. 

I giochi violenti dei bambini

Come tante altre madri, probabilmente ti senti spaventata quando senti tutti quei rumori e vedi quelle scene di guerra con tuo figlio davanti ad uno schermo che manovra un joystick mentre manda avanti eserciti, combatte nemici virtuali e lotta in modo aggressivo. Ti viene spontaneo quindi pensare che se il tuo bambino gioca aggressivamente, allora da grande diventerà un delinquente violento e manesco. I giochi violenti dei bambini non sono socialmente accettati.

Tranquilla, respira profondamente e leggi qua. Non devi preoccuparti della violenza del gioco, i pediatri ritengono infatti che una parte di “aggressività sana” sono parte della crescita infantile.

Le fasi evolutive dei bambini e dei giochi violenti

Per farti capire meglio quello di cui stiamo parlando vogliamo farti riflettere su una cosa. Quando il bambino ha un anno e mezzo mette tutto in bocca, è il suo modo di conoscere il mondo che lo circonda. Lo fa anche con una certa veemenza, alcuni potrebbero vedere aggressività anche in questo atteggiamento pure se non c’è alcuna intenzione. Dopo i due anni i bambini diventano più aggressivi e iniziano a lanciare oggetti e a giocare con più violenza per affermare la loro individualità e dire al mondo che esistono anche loro. A tre e quattro anni l’aggressività è puramente funzionale ai loro bisogni, i bambini diventano aggressivi quando vogliono persuadere gli altri a fare quello che vogliono. I bambini iniziano a diventare egoisti e vogliono avere ragione, hanno bisogno di primeggiare e quindi desiderano avere il ruolo di un capo per decidere quello che vogliono fare senza dover sottostare ad obblighi di sorta. Quando ha sei anni il bambino parla e ragione in modo formato ed è in quel momento che l’aggressività fisica solitamente si ferma e cambia forma: a questo punto il bambino si può esprimere e quindi è libero di comunicare, parlare e farsi capire andando così ad offendere e rispondere alle offese con le parole invece che con le mani.

Ti ricordiamo inoltre che i bambini piccoli non vogliono mai fare del male, non sono cattivi né hanno intenzione di ferire. È una semplice questione istintiva. Anche quando giocano con le armi giocattolo non pensano di fare male, perchè associano la violenza al gioco e chi muore si rialza sempre.

Cosa fare se il bambino fa giochi violenti

Se tuo figlio fa tanti giochi violenti dovresti controllare in primis che non ci siano pericoli immediati dal punto di vista fisico e anche da quello morale. Non devi assolutamente sembrare spaventata né minacciata dal comportamento del tuo bambino perchè altrimenti instillerai in lui ansia e confusione. Evita anche di ripetere in continuazione al bambino che i giochi con le spade o le armi sono giochi brutti o gli invierai un messaggio di scarsa fiducia in lui e lo farai sentire “sbagliato”. 

Ti consigliamo di farti coinvolgere attivamente dai loro giochi per esempio puoi fingere una morte in modo plateale o fare finta di guidare l’ambulanza per curare i feriti della battaglia. 

L’educazione violenta inizia in casa, ma giocare ai videogame è sicuramente un input importante per definire o in qualche modo ampliare la psiche di un bambino.

Giocare ai videogiochi è sicuramente un’attività popolare per grandi e piccini. Infatti proprio per questo motivo i videogiochi sono ormai diventati un’industria multimiliardaria. Alcuni recenti studi hanno evidenziato che generalmente le ragazze trascorrono sessanta minuti ogni giorno a giocare ai videogiochi mentre i maschietti anche più di due ore. I ragazzi ci si dedicano molto di più dei bambini più piccoli e i video giochi diventano infatti un’attività impegnativa. Ecco dunque che i videogames sono sempre più sofisticati e soprattutto realistici. Molti di essi hanno connessione a Internet e possono consentire a bambini e adolescenti di giocare e discutere con adulti e coetanei sconosciuti.

Mentre alcuni giochi hanno contenuti educativi, molti dei giochi più popolari enfatizzano temi negativi e promuovono:

L’uccisione di persone o animali
L’uso e l’abuso di droghe e alcol
Comportamento criminale, mancanza di rispetto per l’autorità e la legge
Sfruttamento sessuale e violenza nei confronti delle donne
Stereotipi razziali, sessuali e di genere
Linguaggio volgare e gesti osceni

Ma è molto utile chiarire con loro quali sono i tuoi sentimenti a proposito delle armi e della guerra, comunicare i tuoi pensieri e le nostri preoccupazioni in merito. Il consiglio migliore è quello di non sminuire le capacità di comprensione dei nostri bambini e stiamo attenti a non valutare subito i loro giochi e le loro attività secondo il nostro metro di giudizio che non corrisponde necessariamente al loro.

Comportamenti violenti nei bambini e nei ragazzi

Il comportamento violento nei bambini e negli adolescenti può includere un’ampia gamma di comportamenti: scoppi d’ira esplosivi, aggressioni fisiche, litigi, minacce o tentativi di ferire gli altri (inclusi pensieri di voler uccidere altri), uso di armi, crudeltà verso gli animali, incendi , distruzione intenzionale di proprietà e atti vandalici.

Fattori che aumentano il rischio di comportamenti violenti

Numerosi studi di ricerca hanno concluso che un’interazione complessa o una combinazione di fattori porta ad un aumento del rischio di comportamenti violenti nei bambini e negli adolescenti. Questi fattori includono:

  • Precedente comportamento aggressivo o violento
  • Essere vittima di abusi fisici e / o sessuali
  • Esposizione alla violenza in casa e / o nella comunità
  • Essere vittima di bullismo
  • Fattori genetici
  • Esposizione alla violenza nei media
  • Uso di droghe e / o alcol
  • Presenza di armi da fuoco in casa
  • Combinazione di fattori socioeconomici familiari stressanti (povertà, grave deprivazione, rottura coniugale, genitorialità single, disoccupazione, perdita del sostegno dalla famiglia allargata)
  • Danni al cervello da trauma cranico

Quali sono i “segnali di allarme” per comportamenti violenti nei bambini?

I bambini che presentano diversi fattori di rischio e mostrano i seguenti comportamenti devono essere attentamente valutati:

  • Rabbia intensa
  • Frequente perdita di umore o esplosioni
  • Irritabilità estrema
  • Impulsività estrema
  • Diventare facilmente frustrato

I genitori e gli insegnanti dovrebbero fare attenzione a non ridurre al minimo questi comportamenti nei bambini.

Cosa si può fare se un bambino mostra un comportamento violento?

Ogni volta che si tratta di un genitore o di un altro adulto, devono immediatamente organizzare una valutazione completa da parte di un professionista della salute mentale qualificato. Il trattamento precoce da parte di un professionista può spesso aiutare. Gli obiettivi del trattamento si concentrano tipicamente sull’aiutare il bambino a: imparare a controllare la sua rabbia; esprimere rabbia e frustrazioni in modi appropriati; essere responsabile delle proprie azioni; e accettare le conseguenze. Inoltre, è necessario affrontare i conflitti familiari, i problemi scolastici e quelli della comunità.

Qualcosa può impedire comportamenti violenti nei bambini?

Studi di ricerca hanno dimostrato che molti comportamenti violenti possono essere ridotti o addirittura prevenuti se i suddetti fattori di rischio vengono significativamente ridotti o eliminati. Ancora più importante, gli sforzi dovrebbero essere diretti a ridurre drasticamente l’esposizione di bambini e adolescenti alla violenza in casa, nella comunità e attraverso i media. Chiaramente, la violenza porta alla violenza.