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bimba sulla spiaggia

Allergia alla sabbia nei bambini: come fare in spiaggia

Non tutti lo sanno, ma nei bambini l’allergia alla sabbia è una condizione piuttosto comune. Capita molto spesso che nel pieno delle vacanze estive e delle ferie i genitori si accorgano che il figlio ha problemi a contatto con la sabbia, con evidenti segni di arrossamento sulla pelle.

Cosa far dunque di fronte all’allergia alla sabbia nei bambini? Ci sono precauzioni da prendere? Vediamo insieme tutte le informazioni utili su questo argomento e come affrontare questa situazione molto stressante.

Allergia alla sabbia: che cosa è?

L’allergia alla sabbia si presenta sotto due diverse forme, quella infettiva e quella irritativa. L’allergia sotto forma di irritazione si presenta soprattutto a causa del contatto tra la sabbia e la pelle del bambino. La consistenza granulosa della sabbia infatti, sfregando la pelle, la irrita, rendendo la barriera superficiale molto più debole. Il tutto peggiora in presenza del sudore.

Quando invece parliamo di infezioni, dobbiamo fare riferimento agli acari presenti nella sabbia. La sabbia umida infatti vede la presenza di alcuni acari che possono pungere la pelle del bambino. Queste punture sono solo delle piccoli dermatiti che danno però molto prurito. Di conseguenza il bambino si gratta e può causarsi delle infezioni.

Cosa fare dunque per prevenire queste situazioni? Il miglior consiglio è quello di sciacquare e bagnare spesso il bambino per eliminare i residui di sabbia. Ecco una serie di piccole accortezze da mettere in pratica per prevenire le irritazioni da allergia alla sabbia nei bambini:

  • Eliminare i residui di sabbia dalla pelle del bambino sciacquandolo spesso con l’acqua.
  • Cambiare il costume subito dopo il bagno.
  • Assicurarsi che il bambino abbia le unghie corte. È proprio sotto le unghie che si annidano i germi. Inoltre le unghie troppo lunghe in alcuni casi creano abrasioni alla pelle, rendendola quindi più debole e suscettibile alle infezioni.
  • Assicurarsi che il bambino abbia asciugamano e ciabatte personali.
  • Fare attenzioni alle dermatiti e alle punture di insetto. È bene prendersi cura delle dermatiti e delle punture con apposite creme per evitare che il piccolo si gratti causandosi infezioni e irritazioni più grandi.
  • Prendersi cura della pelle del bambino. Mettete la crema solare quando il bambino si trova sotto il sole e idratate la sua pelle la sera.
  • Fare attenzione alla qualità dei prodotti che utilizzate quando lavate il bambino.

La pelle si irrita al mare

Non molti lo sanno, ma la pelle (soprattutto quella dei bambini) si irrita molto spesso al mare. Tendiamo molto a sottovalutare gli effetti che sole, acqua e sabbia hanno sulla nostra pelle, inconsapevoli del fatto che possiamo andare incontro a dermatiti, irritazioni e addirittura infezioni in alcuni casi molto gravi.

Quando iniziano ad arrivare le temperature tipiche dell’estate, ognuno di noi sente il desiderio di fuggire dalle città per godersi un po’ di relax al mare. Ben venga, perché il mare fa davvero molto bene alla nostra salute e a quella dei nostri figli, purché si adoperino le giuste precauzioni.

La sabbia, il sole e l’acqua del mare possono infatti nascondere alcune piccole insidie. Sia sulla sabbia che dentro l’acqua del mare sono infatti presenti alcuni parassiti, funghi o batteri che possono causare le cosiddette dermatiti da spiaggia, che insieme a quelle dovute all’esposizione solare o al contatto con l’erba, rientrano nella categoria delle dermatiti da contatto. Ecco perché come detto è opportuno tenere sotto controllo la pelle dei bambini e intervenire in caso di prurito, irritazione e arrossamento della pelle.

Dermatiti causate dalla sabbia

Parliamo ora delle dermatiti causate dall’allergia alla sabbia nei bambini. Quando parliamo di dermatiti infettive la più frequente è sicuramente l’impetigine. L’impetigine è un’infezione batterica di superficie che può manifestarsi sia in seguito a lesioni, sia su una pelle sana. Sono due i  batteri che causano l’impetigine, ovvero lo streptococco e lo stafilococco.

Questo tipo di infezione si trasmette per contatto, ma anche attraverso gli oggetti e gli indumenti. Come si presenta l’impetigine? Questa dermatite si può riconoscere perché si manifesta attraverso lesioni rotonde a stampo, molto simili alle classiche bruciature provocate dalla sigaretta. Generalmente queste lesioni si presentano su gambe, mani e viso, ma in alcuni casi anche sul cuoio capelluto.

La dermatite provocata dall’impetigine ha una diffusione davvero molto rapida. La diffusione avviene per auto – contagio: il bambino si gratta la zona dell’infezione e poi si tocca altre zone del corpo, diffondendo l’infezione e dunque le lesioni.

Come si tratta l’impetigine? Come sempre vi ricordiamo, quando si tratta di salute il migliore alleato è sempre il medico di fiducia. Generalmente si disinfettano le lesioni con creme antibiotiche da applicare sulla pelle almeno due volte al giorno. Nei casi più gravi il pediatra prescrive anche un antibiotico per via orale.

Parliamo adesso delle tigna, una delle infezioni da fungo più frequenti. La tigna è causata dalla presenza di animali infetti sulla sabbia e prolifera in ambienti caldi e umidi. La tigna si riconosce perché si manifesta con piccoli rilievi della pelle di colore rosso. Questi rilievi piano piano si allargano, guariscono nella parte centra e assumono dunque una forma anellare.

Anche in questo caso la tigna può colpire il cuoio capelluto e nei casi più gravi può addirittura provocare la caduta dei capelli. Rispetto all’impetigine, la tigna ha una diffusione meno rapida, ma con lo stesso grado di contagiosità. La tigna si cura con lozioni a base di antimicotici. Anche in questo caso, nelle forme più gravi, il pediatra può prescrivere anche una cura per via orale.

La dermatite del bagnante

Parliamo adesso della cosiddetta dermatite del bagnante, un disturbo della pelle non molto conosciuto anche se piuttosto frequente. La dermatite del bagnante è causata da un parassita chiamato cercaria. Questo parassita è veicolato soprattutto dalle feci degli uccelli come gabbiani, anatre e oche. Questi uccelli defecano il parassita sotto forma di uova che va a depositarsi nell’acqua di mari, fiumi o laghi.

Dalle uova nascono delle piccole larve che restano generalmente dell’acqua bassa in attesa di incontrare un nuovo ospite. La cercaria non sopravvive per molto tempo nella pelle dell’uomo, ma può comunque creare non pochi fastidi. Si manifesta attraverso delle piccolissime vesciche o pustole che provocano prurito e bruciore. Come si risolvere questo tipo di dermatite? Anche in questo caso chiedete al vostro medico di fiducia per essere sicuri di seguire la strada migliore. La cura si presenta quasi sempre sotto forma di creme antiparassitarie o attraverso l’assunzione di antistaminici per via orale.

Si può prevenire questo tipo di dermatite? È molto difficile prevenire questo tipo di infezione, anche perché è impossibile sapere dove si trovino le larve. Il consiglio è comunque quello di sciacquare i bambini con una bella doccia subito dopo il bagno.

Umidità e sabbia possono fare danni

Come detto, l’allergia alla sabbia nei bambini non è poi così rara. Anche perché sabbia e umidità rappresentato un binomio molto rischioso per la nostra pelle. Soprattutto i bambini che hanno una pelle delicata e sensibile, come ad esempio quelli con dermatite atopica, sono più a rischio irritazioni o infezioni. Noi genitori dobbiamo quindi stare molto attenti ai primi sintomi di dermatite che generalmente si presenta tramite dei piccoli punti rossi sparsi per la pelle che, se non curati e trattati, possono portare alle infezioni finora descritte.

Non per questo bisogna rinunciare al mare e alla spiaggia: basta solo utilizzare delle piccole accortezze. Come detto cercate di sciacquare il bambino con una doccia subito dopo il bagno e se possibile cambiategli il costumino. Spesso infatti la sabbia si attacca al costume bagnato, provocando lesioni nelle zone inguinali e ascellari.

Fate attenzione anche alla cosiddetta allergia al sole, che non ha niente a che vedere con l’azione nociva del sole sulla pelle che non ha protezione. L’allergia al sole è infatti una reazione ai raggi solari che si presenta sotto forma di eruzioni cutanee. Queste eruzioni compaiono generalmente nelle gambe, braccia, mani e anche nel collo e si riconoscono perché provocano un forte prurito.