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Uno studio mostra che l’attaccamento dei gatti ai proprietari è simile a quello dei bambini ai genitori

I gatti si affezionano alla casa, non ai proprietari o alla famiglia umana. Quante volte abbiamo sentito pronunciare frasi di questo tipo? Peccato che la descrizione che diamo dei felini, anaffettivi e opportunisti, sempre tendenti all’egoismo e all’egocentrismo, sia quanto di più lontano ci sia dalla realtà e dalla verità. I gatti hanno un attaccamento ai padroni che è molto simile a quello dei bambini nei confronti dei genitori.

Se è vero che i gatti sono indipendenti e, rispetto ai cagnolini, non hanno bisogno di così tante attenzioni e cure perché se la possono benissimo cavare d soli, è altrettanto vero che in realtà sono tanto coccoloni e si affezionano in modo profondo alla famiglia umana. A dispetto di quello che si dice sul loro conto. In realtà non tutti sanno che i mici sono dei pets adorabili, che non ci vedono come schiavi, ma come la loro famiglia.

I gatti sono molto affettuosi e sono in grado di creare legami davvero molto forti con gli esseri umani con cui condividono casa e vita. Come rivela un recente studio.

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Fonte Pixabay

I gatti creano un legame profondo con la famiglia umana

Un recente studio della Oregon State University ha infatti svelato che i gatti non solo si affezionano tanto ai loro amici umani, ma sono anche in grado di credere un legame davvero molto profondo. La ricerca, pubblicata sulla rivista Current Biology, paragona questo rapporto a quello che si instaura tra i bambini e i suoi genitori.

Lo studio è stato condotto attraverso un test a cui si sono sottoposti gattini con età compresa tra i 3 e gli 8 mesi. Il test era suddiviso in tre parti: nella prima parte i mici sono stati sistemati in una stanza con i loro proprietari per un paio di minuti, mentre nella seconda parte le persone sono uscite. Nella terza parte, invece, eccoli ritornare insieme per altri due minuti.

Nelle prime due fasi dello studio i gatti hanno reagito allo stesso modo, rimanendo in silenzio accanto ai loro migliori amici umani. Ma quando erano soli nella stanza sembravano spaesati, ritrovando la calma e la serenità solo quando hanno rivisto i proprietari. I ricercatori hanno spiegato:

I gatti hanno reagito in tre modi, fondamentalmente. Molti di loro hanno “salutato” i loro proprietari e hanno continuato a esplorare i dintorni più silenziosamente di prima. I più insicuri hanno smesso di esplorare il luogo e si sono aggrappati ai proprietari, altri hanno evitato i loro proprietari quando sono tornati.

Lo studio poi è stato eseguito anche su cuccioli d’uomo e di cane. Bambini e cagnolini coinvolti nell’esperimento hanno reagito più o meno alla stessa maniera, allontanando per sempre la diceria secondo cui i gatti non sono attaccati ai loro proprietari.

L’attaccamento agli esseri umani può rappresentare un adattamento flessibile dell’attaccamento ai bambini e ai caregiver, che ha facilitato il successo in contesti antropici.

Del resto, chi vive con un gatto già era a conoscenza di tutto questo, non è vero?