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Attrice e bodybuilder criticata per il corpo muscoloso: “Mi amo e se non ti piace è un problema tuo”

Chi si espone sui social sa bene che può ricevere commenti di apprezzamento così come critiche negative. A fare la differenza è cosa e come si scrive una critica. Se questa sfocia in insulto e offesa non va assolutamente bene perché nessuno dovrebbe giudicare in questo modo il prossimo. Se poi si parla di critiche al corpo e a come ci si presenta ancor di più vale questo discorso.

Vanessa Guzmán è un’attrice e bodybuilder messicana che di recente è stata ricoperta di offese perché si mostra al naturale sui social e condivide foto del suo fisico scolpito.

Stanca di leggere insulti senza motivo perché non si dovrebbe mai commentare il corpo di qualcuno, ha deciso di rispondere agli haters. Non solo si è mostrata del tutto struccata ma ha anche ribadito il concetto che lei si ama per com’è e non è un problema suo se le persone la insultano.

foto instagram vanessaguzmann

Oltre a ricevere commenti brutti perché si fa vedere al naturale, legge spesso critiche al suo corpo. Molti le scrivono che adesso ha così tanti muscoli da aver perso la femminilità o si ergono a giudici dicendole che il suo fisico è ormai deformato.

foto instagram vanessaguzmann

A Vanessa non sono mai interessate queste critiche perché sono spinte soltanto dall’offendere gratuitamente il prossimo e non portano a nessun beneficio. Ma stanca di questi commenti di odio ha deciso di dire basta.

No alle offese e agli insulti

Vanessa ha anche avviato un movimento sui social denominato “#NoAlAbusoDeOpinion“, che cerca di sensibilizzare gli utenti che navigano sul web a non lasciarsi andare in commenti che sfociano in insulti e offese, soprattutto se riguardano il corpo.

foto instagram vanessaguzmann

Esprimene un’opinione va bene, ma scadere nell’insulto e nella volgarità di un commento no. Così Vanessa si fa portavoce di un messaggio importante che purtroppo ancora oggi non viene compreso e seguito. Sui social molte persone pensano di poter scrivere quello che vogliono, ma non funziona così. Bisogna sempre ricordare che dall’altra parte dello schermo c’è una persona che legge e che può stare male per le cattiverie scritte.

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