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Foto di un bambino che urla

Come gestire un bambino che urla tanto

I figli sono sempre una scoperta continua, sia nel loro carattere che a livello educativo: non si finisce mai di imparare a fare il genitore, in un modo o nell’altro. Sta di fatto che possono esserci problemi di percorso, come un bambino che urla tanto. Questo potrebbe essere complicato da gestire, ma con il giusto approccio si può far fronte ad ogni cosa: ecco come fare con qualche consiglio utile.

Capire la causa delle urla

Foto di un bambino che urla

Come in ogni problema, per poterlo risolvere è necessario risalire alla radice. La prima cosa da fare quando vostro figlio urla troppo è andare ad indagare sulle cause di questo gesto, sicuramente estremo e da non sottovalutare. L’urlo può avere diversi significati e, in base a questi, si sceglie la giusta tipologia di approccio.

Oltre ovviamente al voler comunicare un dolore o malessere fisico, che ovviamente sono sempre importantissimi da prendere in considerazione, un urlo o un bambino che urla perpetuamente può essere frutto anche di un capriccio. Spesso i più piccoli riescono a capire che, urlando e facendo casino, riescono ad attirare l’attenzione dei genitori e questo li porta a farlo sempre più spesso.

Un’altra spiegazione plausibile potrebbe essere, per esempio, il voler comunicare qualcosa. Specialmente quando il bambino non ha ancora sviluppato completamente le capacità di comunicazione, urlare potrebbe essere un efficace metodo per esprimere qualcosa.

Come agire

Foto di un bambino che urla

Una volta capito il motivo che spinge il proprio figlio ad urlare come un disperato, è bene agire di conseguenza. La prima cosa da NON fare è ignorarlo: bisogna sempre prestare attenzione al piccolo che urla, ovviamente senza esagerare, perché potrebbe essere sempre successo qualcosa di grave a cui dover porre rimedio. Dopodiché, ci si comporta andando a cercare di farlo smettere.

Altra cosa da NON fare è urlare più di lui o dirgli di smettere di fare chiasso: si otterrà solo l’effetto contrario. Ci si può muovere cercando di tranquillizzarlo tramite il contatto fisico: lo si prende in braccio e lo si coccola un pochettino, fino a farlo smettere. Ovviamente, se si tratta di un capriccio è più che consigliabile di non accomodare la sua richiesta: potrebbe essere decisamente controproducente.

Un’alternativa alle “coccole” è quella della distrazione. Si può provare a prenderlo e coinvolgerlo in qualche gioco divertente oppure mettere su un po’ di musica e cantare e ballare insieme.

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