Vittoria MonacoLoro figlia era scomparsa ormai da tempo, ma grazie al coraggio di un poliziotto e del suo cane addomesticato questa storia ha avuto il lieto fine sperato. Continuate a leggere per conoscere l’eroiche gesta compiute da questa coppia di ricercatori.
La vicenda è avvenuta in prossimità dell’autostrada 357 a Musquodoboit Harbour (NS),dove era stata avvistata per l’ultima volta la piccola prima che si smarrisse nei boschi vicini durante una passeggiata.
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Dal momento in cui i suoi genitori avevano denunciato la scomparsa, la polizia si era subito recata sul posto per indagare, lanciando diversi appelli pubblici per ricavare qualsiasi informazione utile a localizzare la bambina. Tutti i cittadini si unirono alle ricerche, ancora scossi dalla sparatoria di massa avvenuta poco più di una settimana prima nella medesima provincia.
Anche Dan Berube e il suo cane di servizio Jynx vennero chiamati per unirsi alla disperata ricerca della bambina scomparsa e fu proprio grazie a loro che la storia ebbe l’esito sperato da tutti. Quando arrivarono sul posto chiesero subito alcune preziose informazioni alla madre, chiedendole che tipo di attività sua figlia stava praticando quel giorno.
By popular demand, here is a picture of Cst Dan Berube and PSD Jynx who were joined by Cst Kevin MacDonald at today’s rescue of the young girl. Hats off to these members of the @HRPK9Unit team and all responding officers from @RCMPNS & Integrated CID for their work. https://t.co/PMLkHVtma8 pic.twitter.com/Oo266bWj26
— Dan Kinsella (@DanKinsellaHRP) April 28, 2020
Lei rispose che essendo una piccola scalatrice, la bambina stava probabilmente salendo piuttosto che scendere come fanno la maggior parte dei ragazzini che si recano nei boschi. Raccolta questa utile informazione Berube e Jynx si diressero nel bosco per iniziare la perlustrazione vera e propria.
Prima di questo però tutti gli altri soccorritori e volontari vennero allontanati dall’area della ricerca, dato che i cani da cerca hanno maggiori capacità quando il numero di persone presenti è ridotto. Le parola del poliziotto furono infatti le seguenti: “Se c’è molto odore umano lì dentro, diventa più difficile per noi trovare la persona reale che stiamo cercando”.
Dan e Jynx si ritrovarono quindi da soli, ad affrontare una fitta boscaglia, tronchi abbattuti e rapidi pendii. Il sentiero era talmente scosceso e impraticabile che più volte il poliziotto dovette aggrapparsi al guinzaglio del cane per essere trascinato dal suo peso. Lui stesso ha dichiarato: “Non sai davvero da dove cominciare, è un ago in un pagliaio. A volte ci sono determinati indicatori, impronte sulla neve se sei fortunato. Ma in questo caso, non avevamo nessun punto di partenza”.
Arrivati sulla cima della collina, Dan decise di provare a liberare il cane, nella speranza che potesse da solo insidiarsi tra i rami e gli arbusti per cercare la povera bambina. Fu proprio allora che Jynx iniziò a seguire una nuova pista odorosa fino a quando il poliziotto non sentì un debolissimo “ciao”. Seguendo le orme del suo cane, Dan trovò finalmente la piccola, in piedi nel bel mezzo di un mucchio di cespugli. La prima parola che le sentì pronunciare fu “Doggy” e il poliziotto non potè fare altro che abbracciarla, coprendola con la sua giacca.
Dan ha affermato: “I suoi capelli ricci stavano iniziando ad allungarsi a causa del peso dell’acqua. Aveva due stivali spaiati ed era lì in piedi”, e ha aggiunto “Non piangeva, non sembrava spaventata, chiedeva di papà e mamma“. Ed ecco che grazie all’aiuto di un poliziotto e del suo fidato amico a quattro zampe che i genitori della bambina hanno potuto riabbracciare la loro amata figlia, dopo aver vissuto le ore peggiori della propria vita.
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