Dall’Argentina ci arriva una storia incredibile. Rebecca è una mamma disperata che vive con la sua famiglia a Santa Sylvina. Un giorno ha deciso di portare suo figlio Braian in Questura dalla polizia, perché era esasperata dal suo comportamento. Il bambino di 8 anni non voleva fare i compiti assegnati a scuola per casa. Non ne voleva proprio sapere di farli e la donna ci aveva provato in tutti i modi a farsi sentire e ascoltare. Alla fine, disperata per la situazione, ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia. E ha fatto più che bene.
Rebecca le aveva provate tutte e non sapeva più cosa fare con suo figlio che si rifiutava categoricamente di fare i compiti. Così ha preso il bambino, i suoi libri e i suoi quaderni ed è andata nella più vicina stazione di polizia. Una scelta bizzarra e strana, ma comprensibile, perché crescere i figli non è facile, soprattutto quando non ne vogliono sapere di ascoltare le nostre parole. La mamma di Braian ha deciso di affidarsi ai poliziotti per convincere il figlio a fare il suo dovere e portare a termine ogni giorno i compiti a casa.
![mamma di Braian](https://www.mammastobene.com/wp-content/uploads/2021/10/bimbo-compiti2.jpg)
I poliziotti hanno compreso la richiesta di aiuto della mamma. E hanno deciso di aiutare il ragazzo a fare i compiti, spiegando al piccolo di 8 anni quanto fosse fondamentale studiare. Forse la loro uniforme o la loro capacità di incoraggiamento hanno avuto la meglio. Ma alla fine Braian ha fatto tutto i suoi compiti, per la gioia della mamma Rebecca.
Inoltre la polizia ha suggerito al piccolo di ascoltare sempre la mamma e il papà e di ubbidire di più, senza fare troppi capricci. Tutta la squadra di agenti, insieme al capitano e al sergente, hanno deciso poi di fare una colletta. Con i soldi hanno acquistato materiale scolastico e pantofole per Braian e gli altri figli della donna.
![Rebecca e Braian](https://www.mammastobene.com/wp-content/uploads/2021/10/bimbo-compiti3.jpg)
Un piccolo gesto di solidarietà come se ne dovrebbero vedere di più in ogni comunità. Ci si sostiene l’un l’altro, da soli non si va molto lontano.
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