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Bruciore di stomaco

Bruciore di stomaco in gravidanza, cosa fare

Il bruciore di stomaco è uno dei disturbi più comuni in tutti e nove mesi di gravidanza. Se solitamente il primo trimestre è caratterizzato dalle cosiddette nausee mattutine, che spariscono come si entra nel quarto mese di gestazione, ecco che una sensazione di bruciore a livello dello stomaco può tenerci spiacevole compagnia per i 9 mesi di attesa. La causa è da riscontrarsi nei cambiamenti ormonali che la donna affronta, così come dai cambiamenti del corpo.

Il bruciore di stomaco in gravidanza non solo è comune, ma è anche un sintomo molto diffuso, fin dalle prime settimane. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in uno studio condotto in Italia, il 22% delle donne ne ha sofferto nel primo trimestre, il 39% nel secondo e il 72% nel terzo. Il disturbo può darci del filo da torcere fino al momento del parto. Per fortuna dopo la nascita del nostro bambino o della nostra bambina è destinato a scomparire, dandoci finalmente tregua.

Come affrontare questo disturbo? Per fortuna esistono farmaci, rimedi, alimenti e buone abitudini da adottare durante la gravidanza per poter stare un po’ meglio.

Bruciore di stomaco
Fonte Pixabay

Cause del bruciore di stomaco in gravidanza

Durante i 9 mesi di gestazione potremmo notare una strana sensazione di bruciore che colpisce la bocca dello stomaco e arrivare fino in gola. Dando quel senso di mancata digestione e dare difficoltà a deglutire e talvolta anche a respirare per il fastidio provato. Come accennato in precedenza, le cause sono da riscontrarsi nei cambiamenti fisici e ormonali tipici del periodo. Non devono destare preoccupazione, ma è sempre bene parlarne con il proprio medico curante. Tra le cause più comuni:

  • L’aumento di produzione del progesterone, l’ormone che aiuta la gravidanza, può causare un rilassamento dell’esofago e del cardias, valvola di collegamento allo stomaco. Che può dare problemi di acidità e di bruciore.
  • In gravidanza la digestione è più difficile e i succhi gastrici possono risalire dallo stomaco, con episodi anche di reflusso.
  • A causa dell’utero che cresce, lo stomaco si comprime verso l’alto, dando una sensazione di pienezza che può causare a sua volta reflusso.

Farmaci contro il bruciore di stomaco

In gravidanza attenzione ai farmaci che si usano. Meglio contattare una volta di più il medico ginecologo, piuttosto che assumere medicinali che potrebbero causare problemi al bambino che portiamo in grembo o aggravare la nostra situazione. I farmaci in gravidanza vanno sempre utilizzati sotto stretto controllo medico. No al fai da te e no ai farmaci da banco senza il giusto consulto di personale sanitario esperto.

Rimedi naturali contro il bruciore di stomaco

Quali sono i rimedi naturali utili contro il bruciore di stomaco in gravidanza? Come per i farmaci, attenzione anche quando si parla di rimedi della nonna: è sempre bene consultare prima il proprio medico curante per essere certe di non sbagliare.

  • Bere tisane a base di zenzero, finocchio e menta, ma senza esagerare.
  • Molto utili anche le tisane a base di camomilla, soprattutto prima di andare a dormire.
  • Potrebbe essere utile anche un decotto di malva e di semi di finocchio.
  • L’argilla verde ventilata può aiutare a non provare più bruciori di stomaco.
  • Per alleviare il disturbo, assumere un bicchiere di latte fresco.

Cosa mangiare e cosa non mangiare

In gravidanza, per evitare acidità di stomaco, bruciori e reflusso, sarebbe meglio evitare di mangiare troppo, soprattutto la sera. Meglio mangiare poco e più spesso. E magari mangiare in modo leggero, per non appesantire lo stomaco. Il vostro medico vi consiglierà anche di evitare cibi troppo grassi. Così come sarebbero da limitare alcolici, cioccolato e caffè.

Masticate bene e lentamente, per aiutare la digestione. Frutta e verdura vanno lavate bene e mangiate spesso, insieme a carni bianche, pesce, latte, legumi, yogurt, uova e pasta. Ricordatevi anche di bere molta acqua, evitando di portare in tavola cibi acidi, come i pomodori, gli agrumi e i succhi, piccanti, fritti, speziati.

Una buona abitudine è quella di non andare a dormire subito dopo aver mangiato: cercate di stare un po’ in piedi, magari approfittatene per una passeggiata serale prima di andare a riposarvi, se il tempo e le vostre energie lo permettono. Ed evitate anche di indossare abiti troppo stretti a livello addominale, dormendo con la testa un po’ più alta rispetto al resto del corpo durante la notte.