Francesca SalvatiSiamo nell’era in cui il tutto e subito è quasi necessario. Siamo costretti a fare le cose di fretta e a cercare sempre un metodo che ci permetta di accorciare i tempi. Quando si tratta di bambini, però, la situazione cambia notevolmente. Anche in questo caso, vediamo dei metodi sensazionali che ci permettono di riuscire a far addormentare il proprio piccolo con alcuni semplici passaggi.
Le tecniche che vi stiamo per svelare fatto parte di quello che è oggi conosciuto come il metodo Oompa Loompa. Lo strano nome prende vita dal fatto che al bambino devono essere recitate delle frasette particolari che gli concilino sostanzialmente il sonno. Fondamentalmente, in questo metodo devono essere unite due cose: il movimento alla voce.
Chiunque abbia mai fatto un giro in un negozio per bambini avrà sicuramente notato quelle fantastiche cullette elettroniche che spingono il bambino a destra e a sinistra, in modo ritmico e cadenzato. Su queste culle viene spesso scritto che riescono a far addormentare il bambino in pochissimo tempo, ma alla fine questo non accade. Perché? Perché per quanto il ritmo sia preciso e per quanto la culla possa essere comoda, niente può eguagliare le mani di un genitore.
Il metodo Oompa Loompa prevede infatti nella sua parte motoria la stimolazione del bambino attraverso un movimento laterale ritmico con le braccia. La posizione prevede che il neonato abbia la testa tra le mani di chi lo sorregge, ma la presa deve partire da sotto le ascelle e portare le braccia del piccolo all’altezza della sua testolina. In questa posizione lo si deve muovere a destra e a sinistra ritmicamente.
La storia, però, non finisce qui. C’è una seconda parte da aggiungere a questa prima: la voce. Le ninna nanne sono tra i metodi più antichi per quanto riguarda la stimolazione del sonno nei più piccoli, ma non tutte funzionano allo stesso modo. Per essere certi che il bimbo si addormenti senza problemi, basta recitare queste parole seguendo il ritmo delle proprie braccia: “Oompa Loompa, Oompa Loompa, Oompa Loompa, Oompa Loompa!, Oh!”. Questa tecnica un po’ bizzarra non è stata scientificamente provata, ma sicuramente tentare non nuoce mai.
