Spesso mamma e papà sono impreparati di fronte a piccole emergenze che si possono verificare in casa. Come ad esempio l’avvelenamento da sostanze nocive che vengono introdotte nell’organismo e possono comportare problemi di salute non indifferenti. Si tratta di un’urgenza medica che va trattata tempestivamente e nel migliore dei modi possibili per evitare possibili pericolose conseguenze. Cosa fare in caso di avvelenamento nei bambini?
Secondo i dati resi noti recentemente, in Italia ogni anno avvengono circa 60mila casi di avvelenamento. Il 40% dei casi riguarda proprio i bambini, soprattutto i più piccoli. Loro, infatti, non sanno comprendere ancora la differenza tra ciò che è sicuro e ciò che non lo è e hanno l’abitudine di mettere tutto in bocca per imparare e scoprire. Per questo rappresentano una categoria a rischio, insieme agli anziani, più fragili, quando si parla di incidenti domestici.
Proprio il 90% degli avvelenamenti nei bambini avviene a casa, dove queste sostanze sono facilmente accessibili: per questo si dice di tenere in alto e ben chiusi in armadietti prodotti potenzialmente pericolosi come farmaci e detersivi.
![Cos'è l'avvelenamento](https://www.mammastobene.com/wp-content/uploads/2022/03/avvelenamento-3-1024x576.jpg)
Cos’è l’avvelenamento
Per avvelenamento si intende quella condizione in cui il corpo umano viene a contatto con una sostanza nociva e pericolosa che può avere conseguenze gravi sulla salute della persona che ne è rimasta vittima. Esistono diverse tipologie di avvelenamento:
- Avvelenamento da ingestione. Avviene quando attraverso la bocca vengono ingerite sostanze nocive che raggiungono l’apparato digerente, come ad esempio farmaci e detersivi.
- Avvelenamento da contatto. Avviene quando alcune sostanze irritanti entrano a contatto con la pelle o le mucose degli occhi.
- Avvelenamento per inalazione, attraverso gas tossici che vengono a contatto con l’apparato respiratorio.
Le principali fonti di avvelenamento sono farmaci, prodotti per la cura della casa, pesticidi, prodotti industriali, piante.
![Cosa fare in caso di avvelenamento](https://www.mammastobene.com/wp-content/uploads/2022/03/avvelenamento-2-1024x731.jpg)
Cosa fare in caso di avvelenamento
Innanzitutto bisognerebbe sempre prevenire. Ma se purtroppo è capitato che il bambino è venuto a contatto con sostanze pericolose, bisogna intervenire immediatamente, riconoscendo i primi sintomi di avvelenamento, che dipendono spesso dal tipo di sostanza e dal modo con cui l’organismo ne è venuto a contatto:
- nausea
- vomito
- diarrea
- vertigini
- perdita di coscienza
- crisi convulsive
Se si sospetta l’intossicazione e l’avvelenamento bisogna chiamare il Numero Unico di Emergenza 112 o il numero 118, per chiedere immediatamente soccorso. Se la situazione è sotto controllo o si è in dubbio, si può chiamare il CENTRO ANTIVELENI (CAV), un servizio gratuito ospedaliero aperto 24 ore su 24 tutti i giorni, da contattare telefonicamente per avere le indicazioni più adatte.
Non si deve mai dare da mangiare o da bere, mai assaggiare il prodotto, mai provocare il vomito, bagnando la parte lesa se è da contatto.
Per prevenire gli avvelenamenti ricordiamoci di:
- posizionare i farmaci in alto in posti non raggiungibili dai bambini e in armadietti ben chiusi a chiave
- mettere detersivi e prodotti per la cura della casa in posti sicuri, non versandoli mai in contenitori per il cibo o bottiglie di plastica che potrebbero essere ritenuti innocui dai bambini
- chiamare sempre i farmaci con il loro nome e spiegare che si prendono solo quando lo dice il dottore, mai come caramelle o altro
- pulire bene stufe, caldaie e canne fumarie per prevenire le intossicazioni da monossido di carbonio
Prevenire è sempre meglio che curare!