Mamma Sto Bene!
Mamma rinuncia alla custodia dei suoi figli

Mamma rinuncia alla custodia dei suoi figli per affidarli al padre

Oggi vogliamo raccontarti la storia di una donna che ha preso una scelta molto difficile. Questa mamma ha rinunciato alla custodia dei suoi figli e per il loro bene ha deciso di vivere lontana da loro mentre crescevano accuditi dal padre. Se fosse stata un uomo nessuno avrebbe avuto niente da ridire sulla sua decisione. Ma come afferma la stessa Maria Housden tutti la giudicano: oggi ha 59 anni, ma tempo fa ha dovuto rinunciare alla custodia dei quattro figli, vedendoli nei fine settimana e comunque contribuendo con un assegno per il loro sostentamento.

Per molte donne rinunciare alla custodia dei figli è impensabile. Per la società è ancora la mamma a dover prendersi cura dei bambini, mentre i padri possono tranquillamente allontanarsi dalla prole senza ricevere giudizi di alcun tipo, La sa bene Maria Housden che invece ha voluto prendere una decisione controcorrente. Lei aveva sempre voluto diventare mamma, ma quando sono nati i suoi quattro figli si è resa conto che la realtà che viveva quotidianamente era molto lontana da quella che era la sua aspettativa.

Maria Housden

La mamma di quattro figli ha iniziato a pensare di cambiare tutto quando la sua vita e il suo matrimonio sono andati in frantumi. Sapeva che doveva prendere una decisione difficile, doveva fare una scelta che prima di allora non era mai stata un’opzione.

Da quando ero piccola il mio sogno più grande è sempre stato quello della maternità. Essere madre mi piace e adesso sto per diventare anche nonna, e ciò mi rende ancor più felice. Penso sia la cosa migliore che possa succedere ad una donna; è uno dei motivi per cui credo che la mia storia possa essere importante per la gente, poiché ci sono diversi modi di vivere i nostri sogni.

Per lei, però, la vita aveva iniziato a essere difficile sin da quando dopo l’arrivo del primogenito era dovuta rimanere a casa. Poi una tragedia: la figlia di 3 anni malata di cancro ai reni è morta un anno dopo.

La morte di nostra figlia Hannah è stata cruciale per me. Avevo questa convinzione, ovvero che se fossi stata una bella persona non mi sarebbero mai successe cose brutte, ma quando Hannah è morta, ho avuto una crisi esistenziale, mi sono fatta una miriade di domande che non avevo mai preso in considerazione nella mia vita, sul mio destino.

Maria racconta che non è stato facile prendere la decisione che poi ha preso:

All’inizio, la sfida è stata dura, ma mi ha portata probabilmente verso una direzione più realista nella mia vita.

Purtroppo la morte della figlia ha allontanato Maria dal marito, anche se in un primo momento la malattia sembrava averli uniti più di prima. La donna ha deciso allora di divorziare. Durante le pratiche di separazione la coppia ha dovuto parlare della custodia dei figli.

Ero stata casalinga per quasi 11 anni. Non sapevo nemmeno come avrei fatto a mantenermi, a maggior ragione da sola e con dei figli a carico. In realtà è stato mio marito ad avermi suggerito questa opzione. Lui aveva un lavoro e uno stipendio fisso e perciò sarebbe stato lui ad avere l’affidamento dei nostri bambini.

In realtà aveva trovato terribile quell’idea, ma alla fine era convinta di quello che stava facendo. Quando abbiamo divorziato, mio figlio aveva 11 anni e in quel momento era abbastanza grandicello per poter collaborare alla decisione, e lui ha preferito suo padre per dei validi motivi. La parte più dolorosa dell’esperienza per noi e i nostri figli è stata la reazione di altri genitori che ci giudicavano dal loro punto di vista.

La coppia ha dovuto affrontare anche commenti molto spiacevoli. Ma lei si è sempre difesa, dicendo di aver fatto la scelta giusta in un divorzio in cui la mamma non aveva risorse. E non vuole essere accusata di aver abbandonato i figli.

Viene visto come un problema soltanto perché mi chiamo Maria invece di chiamarmi Mark.

I figli potevano vedere la madre ogni due weekend, mentre in estate stavano insieme più a lungo. In questo periodo lei ha iniziato a scrivere.

Ad ogni modo non è una decisione che mi sento di raccomandare: devo ammettere che è stato più doloroso di quanto mi aspettassi, ma è stata la cosa più giusta da fare. Indubbiamente, è stato il gesto più corretto per noi e per il bene della nostra famiglia, ma non è stata una passeggiata.

Da allora sono passati 24 anni e Maria ha sempre un ottimo rapporto con i figli. Tra l’altro, tra poco diventerà anche nonna!