Mamma Sto Bene!
bambini compiti annoiati

Perché i bambini non vogliono studiare

La scuola può essere odiata o amata e dal momento che non tutti i piccoli sono uguali, molte mamme si ritrovano a chiedersi perchè i bambini non vogliono studiare.

Infatti per molti genitori convincere i loro figli a fare i compiti è una lotta giornaliera. Alcuni bambini si rifiutano di fare i compiti, altri fanno i furbi e dicono di non avere compiti da fare, ma poi esce la pagella e ti rendi conto che il loro lavoro non è stato svolto come ci si aspettava. E comunque diciamocelo, per ovviare a questo problema di bambini che vogliono fare i “furbetti” basta un minimo di attenzione in più. Tra gruppi Whatsapp scolastici, diario e chiacchiere con le altre mamme puoi essere perfettamente in grado di aggiornarti sulla vita scolastica di tuo figlio.

Alcuni bambini non vogliono fare i compiti

Ma perché è così difficile fare i compiti? Uno dei motivi principali è che per i bambini è difficile concentrarsi a casa. Quando tuo figlio è a scuola, è in un’aula dove non ci sono molte distrazioni. L’apprendimento è strutturato e organizzato e tutti gli studenti si stanno concentrando sulla stessa cosa.

Ma quando tuo figlio torna a casa, il suo cervello entra in modalità “tempo libero”. Nella sua mente, casa è un posto per rilassarsi, fare uno spuntino, guardare la televisione, ascoltare musica e giocare ai videogiochi. I bambini semplicemente non vedono la casa come il posto dove fare i compiti.

Se le lotte per i compiti che fai fanno parte di un problema più ampio come una situazione particolare in famiglia o carenze di attenzioni da parte di mamma e papà, allora il bambino sta mettendo su questa messa in scena per avere potere su di te e canalizzare la tua attenzione verso le sue necessità. Intende fare ciò che vuole fare quando vuole farlo, e i compiti diventano un altro campo di battaglia. E, come su qualsiasi altro campo di battaglia, i genitori possono usare tattiche che hanno successo o tattiche che falliscono.

Indipendentemente dal motivo per cui tuo figlio non fa i compiti, sappi che litigare con lui è una battaglia persa per entrambi. Una lite con un bambino che non vuole fare i compiti ti farà diventare frustrata, arrabbiata ed esausta e tuo figlio avrà trovato un altro modo per manipolarti. E, peggio ancora, finirà per odiare la scuola e odiare l’apprendimento (e questa è la cosa peggiore che possa succedere).

Una parte importante del convincere tuo figlio a fare i compiti consiste nello stabilire un sistema per cui il bambino capisca che i compiti sono solo una parte regolare della vita domestica. Una volta che lo accettano, hai già vinto metà della battaglia. Di conseguenza, i primi suggerimenti riguardano la sedimentazione di questo sistema. Se si ottiene il sistema giusto, le cose tendono ad andare meglio e tuo figlio farà i compiti come qualsiasi altra cosa automatica della giornata.

Inizia a lavorare su questo sistema con tuo figlio in un momento in cui le cose sono calme e vanno bene, evita di dare ordini in un momento in cui è arrabbiato o in mezzo ad una discussione. Ad esempio puoi dire ‘a tuo figlio che proverai qualcosa di diverso a partire dalla prossima settimana con i compiti, sarà qualcosa che velocizzerà il tutto e che farà andare meglio le cose .

Scoprirai che questo sistema ti renderà la vita più facile come genitore, ti renderà più efficace come educatore e aiuterà tuo figlio a portare a termine il lavoro. E quando tuo figlio svolge il suo lavoro, ha più probabilità di avere successo: ricordati infatti che nulla guida la motivazione più del successo.

Strutturare il momento per i compiti

Quando i tuoi figli tornano a casa, dovrebbero trovare un programma ben stabilito di orari in cui fare determinate cose. L’ordine è l’essenza di un sistema strutturato e tutti i bambini ricercano quel tipo di sicurezza. Inoltre dopo aver iniziato prenderanno il ritmo e sembrerà una routine che hanno da sempre. Puoi preparare una vera e propria tabella di marcia in cui inserire gli orari della merenda, dello sport, dei compiti, della cena, dell’igiene prima di andare a letto. Prepara un bel planning e attaccalo sul frigorifero o in una posizione centrale della casa. I bambini hanno bisogno di sapere che c’è un tempo per mangiare, un tempo per fare i compiti e anche tempo libero per fare quello che vogliono. E ricorda, il tempo libero inizia dopo aver fatto i compiti, sempre e comunque.

Il tempo dei compiti dovrebbe essere un momento tranquillo in tutta la casa. Se ci sono fratelli non dovrebbero essere nella stanza accanto a guardare la TV o giocare ai videogiochi. L’idea è di eliminare le distrazioni. Il messaggio che devi mandare a tuo figlio è: “Non farai comunque nulla, quindi potresti anche fare i compiti.”

Anche se il tuo bambino non ha compiti a casa, il momento dei compiti dovrebbe comunque significare un momento della giornata senza telefono e senza distrazioni eletttroniche. Se non ha compiti, tuo figlio può leggere un libro o una rivista nella sua stanza o avvantaggiarsi i compiti di altri giorni. L’adesione coerente alla struttura temporale dei compiti è importante per instillare l’abitudine a qualcosa che diventa parte integrante della giornata.

Inizia l’abitudine dei compiti quando i tuoi bambini sono ancora piccoli

Hai bambini piccoli che ancora non vanno a scuola e non hannocompiti? Bene, non è mai troppo presto per iniziare a creare questa routine dei compiti in casa. Se i tuoi figli sono più piccoli e non hanno ancora i compiti, ritaglia comunque ogni giorno dei momenti di tranquillità in cui i tuoi figli possono leggere o fare qualche tipo di attività per apprendere qualcosa. Esistono tanti giochi formativi, hai l’imbarazzo della scelta!

In questo modo i bambini potranno capire che la quiete di quei momenti e il tempo di studio fanno parte della vita domestica quotidiana, proprio come farsi la doccia, lavarsi le mani e pranzare. Questa abitudine pagherà quando iniziano i veri compiti.

Non fare i compiti in cameretta

Per molti bambini, essere spediti nelle loro stanze a fare i compiti è un errore. Infatti alcuni piccoli studenti hanno bisogno della tua presenza per rimanere concentrati e disciplinati. E hanno bisogno di stare lontano dalle cose che nelle loro stanze che possono distrarli come giocattoli, televisori e consolle di videogiochi.

Nessuno conosce tuo figlio meglio di sua madre. Se pensi che non sia produttivo nella sua stanza, insisti che lavori al tavolo della cucina o in qualche altra stanza dove puoi monitorarlo e dove ci saranno meno distrazioni.

Se fanno i compiti nella loro stanza, la porta della stanza dovrebbe essere aperta e devi fare il check-in di tanto in tanto. Nessun cellulare, niente scherzi. Porta via il telefono e il computer: devi liberarti di tutte le tentazioni e le distrazioni. Solo in questo modo potrai avere successo nel tuo scopo.

Ogni tanto, pausa dai compiti

Molti bambini si stancano a metà del tempo dedicato ai compiti, ed è allora che iniziano a recitare. Se tuo figlio sta facendo da un’ora di compiti, fagli fare una pausa di 5 minuti ogni mezz’ora in modo che possa alzarsi, fare uno spuntino e sgranchirsi le gambe. Ma non consentire che usi telefoni o videogiochi in questa pausa o perderà tutta la sua attenzione.

Monitora l’interruzione e assicurati che tuo figlio torni subito al lavoro.

Inoltre mamma, ricordati che devi anche essere una figura di incoraggiamento per tuo figlio quando è scoraggiato. Va bene dire cose come:

“So che è una seccatura, ma pensa a questo: quando finisci il lavoro, il resto del pomeriggio è tuo.”

O anche ad esempio:

“Guarda, se fai il tuo lavoro tutta la settimana, avrai tutto il fine settimana per fare quello che vuoi.”

Mostra a tuo figlio l’empatia, raccontagli di quanto era dura quando anche tu andavi a scuola ma di quanto è stato bello imparare e avere successo a scuola.