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Quanto costa divorziare?

Ti sei resa conto di non voler più vivere un matrimonio infelice e vuoi sapere quanto costa un divorzio?

Stai vivendo un periodo di crisi nera in famiglia nella tua vita di coppia? Se hai problemi con tua moglie o tuo marito e l’unico vero freno che ti ferma dall’affrontare separazione e divorzio è il fattore economico, puoi tirare un sospiro di sollievo perchè in realtà oggi costa molto meno di quel che pensi e quasi tutti i costi ricadranno sull’uomo se ha un lavoro. Il costo maggiore non è infatti il procedimento in sé, ma più che altro quel che riguarda il mantenimento successivo. Se la domanda che hai in testa da ormai troppo tempo è quanto costa divorziare, ti consigliamo di sentire subito un legale che ti saprà dire molto meglio di noi ma sappi che probabilmente è qualcosa che potrai affrontare senza eccessive difficoltà.

I costi della procedura di separazione e divorzio

Se tu e tuo marito non riuscite a mettervi d’accordo sulle condizioni del divorzio il vostro legale vi suggerirà di rivolgervi al sindaco del Comune di residenza o a quello in cui avete precedentemente celebrato il matrimonio affinché trovi il modo di risolvere le controversie e procedere con il divorzio in due appuntamenti ad almeno trenta giorni di distanza. Questa pratica tuttavia è possibile solo se:

  • non avete figli minori;
  • non avete figli maggiorenni con handicap gravi o incapaci;
  • non avete figli maggiorenni economicamente non autosufficienti;
  • non avete bisogno di un accordo di separazione con patti di trasferimento patrimoniale.

Il costo di questo tipo di divorzio in Comune è davvero basso: si tratta di spendere solo di 16 euro, la cifra dei diritti da versare presso l’ufficio di stato civile comunale.

Separarsi e divorziare davanti all’avvocato

Con la procedura di negoziazione assistita i coniugi possono divorziare (ma anche separarsi) con l’ausilio di un avvocato ciascuno. Anche in questo caso si tratta di una separazione consensuale, ossia ottenuta con l’accordo di entrambi i coniugi su tutti gli aspetti della separazione. A differenza però del divorzio in Comune, in questo caso non ci sono limiti o condizioni: per cui si può ricorrere alla negoziazione assistita anche in presenza di figli minori o non economicamente autosufficienti, oppure in presenza di accordi di divisione dei beni.

Una volta che avrete trovato l’accordo di separazione o di divorzio, i vostri avvocati passeranno alla fase di scrittura dell’apposito verbale secondo legge con cui si certifica la conformità dell’accordo alla legislazione attuale. Dovrete quindi firmare entrambi il verbale con certificazione delle firme da parte dei legali.

Gli avvocati trasmetteranno successivamente l’accordo raggiunto tra moglie e marito a seguito di convenzione di negoziazione assistita, al procuratore della Repubblica presso il tribunale competente per una verifica dell’accordo.

Quando i coniugi non hanno figli minori o maggiorenni bisognosi di protezione, se il Pm non ravvisa irregolarità, comunica agli avvocati il nullaosta per gli adempimenti presso l’ufficiale dello stato civile. Quando i coniugi hanno figli minori o maggiorenni bisognosi di protezione (incapaci, portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti), se il Pm verifica che l’accordo risponde all’interesse dei figli lo autorizza.

Il costo del divorzio con la cosiddetta negoziazione assistita è superiore al divorzio semplice in Comune. In questo caso infatti dovrete pagare anche la parcella dell’avvocato, che in linea di massima si aggira tra i 1500 euro e i 3000 euro.

Separarsi e divorziare in tribunale

In tribunale i costi per un divorzio variano a seconda che le parti optino per un divorzio consensuale (quello cioè in cui c’è l’accordo dei coniugi) o un divorzio giudiziale (quello cioè fatto dal giudice al termine di una causa vera e propria). Difatti, è sempre dovuto il contributo unificato che:

  • nel divorzio consensuale è pari a 43 euro;
  • nel divorzio giudiziale è pari a 98 euro.

Il contributo unificato deve essere pagato in anticipo dalla parte che inizia il giudizio della causa di separazione o divorzio come stabilito nella procedura consensuale. Solitamente tuttavia la cifra viene divisa di comune accordo tra moglie e marito.

Occorre poi tenere in considerazione tra i costi la parcella degli avvocati delle due parti che in caso di divorzio consensuale può anche essere uno soltanto invece di prenderne due. Tante coppie che decidono di divorziare in modo pacifico infatti preferiscono risparmiare e prendere un solo avvocato il cui onorario verrà diviso in parti uguali. 

Solitamente la parcella dell’avvocato nel divorzio consensuale varia da 1000 euro fino ad un massimo di 2500 o 3000 euro. Per quanto riguarda invece la parcella dell’avvocato nel divorzio di tipo giudiziale devi sapere che i costi possono essere molto più alti e arrivare a superare anche i 5000 euro, dipende molto dalle difficoltà incontrate e soprattutto dalla durata della causa. Se tu e tuo marito non aver la possibilità di spendere cifre così elevate non preoccupatevi, potete rivolgervi ad un avvocato che si avvale del gratuito patrocinio, un sistema con cui sarà lo Stato a occuparsi di ogni onere (anche le tasse nel contributo unificato). 

Se ricorrete ad un divorzio con procedura giudiziale, le spese processuali saranno a carico del coniuge che perde la causa.