Francesca SalvatiLe uova sono un pasto molto goloso. Si tratta di uno degli alimenti più versatili e maggiormente utilizzati in cucina, sia per prendere parte a ricette dolci che salate o anche per essere consumato singolarmente. Nonostante questo, sembra che l’uovo sia anche argomento molto discusso a livello nutrizionale quando si parla di gravidanza: si possono consumare durante questo periodo?
Uova in gravidanza: la risposta è sì, ma attenzione a come vengono cucinate
I metodi di cottura degli alimenti sono sempre molto importanti, ma in gravidanza assumono un ruolo decisamente cruciale. Quando si parla di cottura di cibo si parla di un modo in cui il cibo viene di fatto mutato e alcune sostanze che si trovano su di esso vengono in parte eliminate. Le uova, in particolare, devono essere monitorate in modo specifico quando si è incinte.
Nonostante rappresentino una delle fonti principali di proteine e grassi buoni all’interno di un’alimentazione sana, le uova sono purtroppo anche portatrici di alcuni agenti patogeni che potrebbero essere potenzialmente pericolosi in gravidanza. In particolare, uno dei rischi principali che si potrebbero incontrare in gravidanza è la salmonella, che viene a trovarsi spesso e volentieri all’interno delle uova. Si tratta di un parassita che infesta le interiora degli animali, come anche le galline, che una volta trasmessi all’uomo possono provocare un’intossicazione.
Nel caso di una donna incinta, però, le controindicazioni aumentano notevolmente. Questo poiché la salmonella, oltre a provocare febbre, nausea ed altri malesseri, va a ridurre il quantitativo di ossigeno nella placenta e questo può portare anche ad un aborto spontaneo. Tutto ciò, però, non vuole affatto dire che non si possano consumare uova in gravidanza. Infatti, l’importante è cuocerle accuratamente e scegliere sempre uova fresche e non trattate con additivi particolari.
Il calore e le alte temperature alle quali si cuociono le uova portano alla morte di qualsiasi parassita si annidi sull’alimento in questione, sopratutto della salmonella. I modi per cucinarle sono molteplici: al tegamino, sode, sotto forma di frittata o strapazzate. L’importante, insomma, è che non ci sia nulla di crudo che potrebbe portare complicazioni come le precedenti.
