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Chi si chiama Alexa è vittima di bullismo

Chi si chiama Alexa è vittima di bullismo: genitori chiedono che Amazon di cambiare nome l’assistente virtuale

Tutti conosciamo Alexa. Stiamo parlando del celebre assistente virtuale lanciato da Amazon e che praticamente oggi è in tutte le case. Possiamo rivolgerci a lei per chiedere ogni cosa e sarà sempre pronta a risponderci. Ad esempio possiamo dirle di creare una lista della spesa, aggiornarci sui nostri appuntamenti quotidiani, chiederle di mettere la nostra musica preferita o di mandare i bambini a lavarsi i denti con una routine che si ripete giorno dopo giorno. Chi si chiama Alexa, però, può avere qualche problema ed essere a rischio di diventare vittima di bullismo. Tanto che ci sono dei genitori che hanno già chiesto ad Amazon di cambiare il nome dell’assistente virtuale.

Nel Regno Unito sono molte le cause intentate contro la società Amazon per poter cambiare il nome ad Alexa, il suo assistente virtuale, che ha messo in imbarazzo molte ragazze che ne condividono il nome. Le prese in giro sono sempre le stesse: si ordinano alle ragazze che si chiamano Alexa le stesse cose che chiediamo con un comando vocale al dispositivo firmato Amazon.

Si va da prese in giro innocenti, ma comunque fastidiose, a quelle ripetitive oppure offensive, con richieste assurde o maleducate, fino ad arrivare a domande violente e a stampo sessuale. Abusi e atti di bullismo vero e proprio dedicati alle ragazze e anche alle donne più grandi: le prime vengono prese di mira a scuola, le seconde al lavoro. Scherzi che sviliscono la persona, la crescita, la professionalità di ognuna.

Alexa di Amazon
Fonte Pixabay

Molte persone hanno inviato lamentele ad Amazon, che però ancora non ha dato una risposta adeguata alla richiesta, anche se la società si dice dispiaciuta per i problemi causati. Purtroppo però il dispositivo al momento non ha altri nomi. Secondo l’azienda Alexa è il nome che rappresenta empatia, calore e fiducia di una voce umana. Come per Siri, si è scelto il genere femminile, per assistenti che rassicurano e tranquillizzano.

Le ragazze però soffrono e provano dolore, una spersonalizzazione e l’ansia che si manifesta quando si affrontano gli stessi scherzi giorno dopo giorno. Soprattutto gli scherzi di natura sessista sono pesanti, perché alle ragazze viene ordinato di fare qualcosa che ha a che fare con molestie belle e buone, al limite del reato a volte.

Heather, la madre di un’adolescente, ha esposto le ingiustizie subite dalla figlia, dicendo che lei non vuole incontrare altre persone, per paura di prese in giro. Inoltre, Heather ha sottolineato le poche domande etiche che vengono rivolte a una tecnologia di questo tipo e all’azienda Amazon:

Amazon deve modificare la parola di attivazione predefinita sui suoi dispositivi. È chiaro che non è stata fatta abbastanza ricerca etica sull’uso di Alexa.

Alexa
Fonte Pixabay

L’azienda deve rispondere a queste accuse e ad altre, dal momento che ci sarebbero delle falle di sicurezza dei dispositivi: sono anche state rilevate registrazioni non consentite da genitori o minori.

Alexa registra e registra regolarmente milioni di bambini senza il loro consenso o quello dei loro genitori. Questa pratica viola la legge della California, che vieta la registrazione di comunicazioni orali senza il consenso di tutte le parti coinvolte nella comunicazione.

Negli Stati Uniti è stato generato un movimento chiamato “Alexa is human”, che cerca di sensibilizzare le persone su questo problema e, allo stesso tempo, fare pressione sull’azienda Amazon, che da sempre è attenta a ogni battaglia contro le molestie di tutti i generi, ma che finora non ha fatto nulla per fermarli.

Le oltre 400.000 ragazze nel Regno Unito che non sono d’accordo nella causa contro Amazon sono pronte a dare battaglia.

Fonte YouTube GBNews

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