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Foto di Patrizia Pellegrino

Avete mai visto i figli di Patrizia Pellegrino? Hanno storie particolari, tra malattie e adozioni

Patrizia Pellegrino è un’attrice di fama nazionale decisamente conosciuta. La donna ha preso parte negli anni a moltissimi lavori differenti, come A cena col vampiro oppure Vacanze d’estate. Sappiamo che ha avuto diverse relazioni importanti nella sua vita.

Innanzitutto, sappiamo che dal 2005 al 2013 è stata sposata con Stefano Todini, ma i suoi figli, che sono ben 3, sono nati da una precedente relazione, quella con Pietro Antisari Vittori. La storia tra i due è ormai conclusa, ma è rimasta scritta e segnata nella storia della donna grazie alla nascita dei figli Arianna, Tommaso e Gregory.

Il primo figlio della donna è Gregory, adottato a San Pietroburgo all’età di 3 anni. Parlando di lui, l’attrice ha rivelato che il ragazzo è cresciuto per i suoi primi anni di vita senza affetto, privato di molti elementi importanti nella vita di un bambino. Il ragazzo è stata la cura alla perdita del vero primogenito della donna, Riccardo, morto solo dopo 6 giorni dal parto.

Successivamente, è nato il primo figlio biologico della donna, nonché suo secondogenito, Tommaso. A concludere il numero di figli della famiglia ci ha pensato Arianna, la quale ha una storia davvero molto particolare, raccontata dalla Pellegrino durante una puntata di Domenica In.

La rara malattia di Arianna

Patrizia Pellegrino e la figlia Arianna

Nel salotto di zia Mara Venier, Patrizia Pellegrino ha raccontato la sua storia, o in realtà quella di Arianna. La ragazza ,adesso poco più che 22enne, è nata prematura, a sei mesi, e pesava circa 500 grammi. Poco prima del parto, durante la gestazione, alla donna era stato detto che la bambina soffriva di una rara malattia.

Questa problematica, sopraggiunta poi in seguito alla nascita, ha rese note le difficoltà di deambulazione della giovane. Attualmente, come ha eli stessa dichiarato nella sua intervista, la giovane non ha ritardi mentali né alcun problema cognitivo, ma i limiti sono solamente a livello fisico.

Purtroppo, però, questo la rende decisamente non autonoma, cosa che comunque lega la famiglia ad un’assistenza continua. Questo, però, si tratta di base di una benedizione, considerando che la giovane si ritiene decisamente fortunata ad essere così viva.

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