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bambini dormono fuori sotto zero

I paesi del mondo dove i bambini dormono fuori sotto zero

Paese che vai, abitudini della nanna che trovi. A volte rimaniamo senza parole di fronte a consuetudini che rappresentano la “normalità” in altre culture, ma che agli occhi di noi italiani appaiono assurde o prive di senso. Lo sapete che ci sono dei paesi nel mondo dove i bambini dormono fuori sotto zero? Anche i neonati piccoli, ovviamente ben coperti, ma esposti a temperature decisamente rigide. Perché lo fanno? Ma ovviamente per la loro salute!

Ebbene sì, avete letto bene. Noi italiani, e in generale tutti i paesi abituati a vivere “al caldo”, con il termometro che anche in inverno non esagera ad andare sotto lo zero, soprattutto nella maggior parte delle città, facciamo fatica anche a far giocare i bambini fuori all’aperto nei mesi più freddi. Eppure per gli stati nordici è la normalità andare a scuola con la neve, il gelo, le tempeste di freddo, anche a piedi o in bicicletta.

Proprio in queste zone del mondo la cosiddetta nanna sotto zero è un abitudine che ormai sta facendo il giro del globo. Basta coprire un po’ di più i bambini e mandarli a giocare fuori al freddo e al gelo. Anzi, a volte mettono a dormire all’aria aperta anche i neonati, lasciando le carrozzine esposte alle intemperie. E non lo fanno perché sono crudeli o matrigne cattive. Pare che faccia davvero bene per la salute.

bambini dormono fuori sotto zero

Cos’è la nanna sotto zero

Nei paesi dove la nanna sotto zero è un’abitudine ormai consolidata, si è soliti lasciare i bambini dormire al freddo. I genitori vanno al ristorante? È normale vedere fuori i passeggini, con dentro i neonati, che riposano sonni tranquilli, anche a temperature che per noi sarebbero improbabili. Senza dimenticare che ogni occasione è buona per mandare i bambini a giocare all’aria aperta, anche in una tempesta di neve o quando il termometro scende notevolmente.

L’abitudine nasce negli anni Venti del secolo scorso. Il pediatra Arvo Ylppo ebbe l’idea di provare a far dormire i bambini a temperature basse, tra i – 10° e i – 15°. In questo modo i genitori potevano garantire ai loro figli un sistema immunitario più forte. Lo sapete che da quando questo pediatra finlandese ha introdotto questa buona abitudine e ha condotto altri studi in merito alla salute dei più piccoli, nello stato scandinavo il tasso di mortalità infantile si è ridotto in maniera decisamente drastica?

Anche nell’Unione Sovietica si era soliti adottare la stessa scelta di far dormire i bambini all’aperto, cercando di abituarli anche alle basse temperature, temprando così il loro organismo e facendo prendere loro un po’ di aria buona, anche se decisamente fredda.

I benefici della nanna sotto zero

Far prendere ai bambini aria fresca ed esporli ai raggi del sole, seppur timidi e deboli a quelle latitudini nei mesi invernali, aiuta il loro corpo non solo ad abituarsi al freddo, ma anche a prevenire malattie come il rachitismo. Sintetizzando la vitamina D, rimanendo più tempo all’aria aperta, si possono evitare tanti problemi di salute. Recenti studi hanno anche scoperto che in questo modo si aumenta la capacità del sistema immunitario di rispondere ad eventuali agenti patogeni. Una ricerca dell’Università di Oulu, ad esempio, ha scoperto che i bambini dormono meglio se la temperatura è – 5%.

Inoltre, gli esperti hanno scoperto che i piccoli che hanno l’abitudine di dormire fuori all’aperto non solo riposano per più tempo, ma al risveglio sono più attivi, forse perché hanno avuto maggiore ossigenazione del sangue.

Come far dormire i bambini all’aperto

I genitori scandinavi non sono degli scriteriati e sanno bene che devono proteggere i loro figli quando dormono all’aperto. L’importante è che siano vestiti pesantemente, ma non troppo, con abiti e cappotti impermeabili, così da non restare bagnate al gelo. Una coperta in più per i neonati che sono nel passeggino e un capo di abbigliamento più caloroso per i più grandicelli e possono andare dappertutto.